Pubblicato il: 10/09/2022 alle 11:56
La polizia ha arrestato un uomo di 53 anni e tre giovani di 30, 27 e 21 anni, accusati di avere messo a segno un grosso furto in una casa a Bagheria. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Termini Imerese. Sono finiti tutti in carcere, indiziati, in concorso, di furto aggravato. Lo scorso 21 agosto, tra le 6 e le 7 di mattina, i quattro sarebbero entrati nell’appartamento di un uomo, portando via 200 mila euro in contanti, un orologio di valore e una pistola calibro 7.65 regolarmente detenuta e 7 cartucce. Presumibilmente, sarebbero entrati attraverso un’imposta della cucina lasciata aperta. Il proprietario di casa era uscito con un conoscente per acquistare alcuni terreni. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona si è risaliti all’uomo di 53 anni, proprio il conoscente che avrebbe accompagnato la vittima fuori da Bagheria. Il tempo necessario per consentire ai complici di mettere a segno il colpo.
Agli investigatori, infatti, il proprietario aveva detto che alle 6 il conoscente, con cui in precedenza aveva concordato un appuntamento, era passato a prenderlo per andare a visionare alcuni appezzamenti di terreno a cui era interessato per un eventuale futuro acquisto. Al suo rientro a casa, dopo circa un’ora, la vittima aveva scoperto che la sua abitazione era stata messa a soqquadro e così gli era toccato constatare l’ammanco di denaro contante pari a circa 200.000 euro, oltre che dell'orologio e della pistola Beretta con le sette cartucce.
In soli quattro giorni la polizia è venuta a capo della vicenda. Fondamentale per la ricostruzione dei fatti, oltre che la profonda conoscenza del territorio degli investigatori, sono state le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona. La visione delle registrazioni ha restituito un quadro indiziario secondo il quale sembra che ad organizzare e pianificare tutte le fasi del furto sarebbe stato proprio il 53enne, conoscente della vittima, che la mattina incriminata era andato in macchina a prenderlo fin sotto casa, per poi allontanarsi in sua compagnia per il tempo necessario affinché i presunti complici, in attesa e poco distanti dall’abitazione della vittima, avessero il tempo di svaligiare la casa e fuggire indisturbati.
Le telecamere presenti in zona hanno registrato i movimenti di tre soggetti che, dopo avere visto andare via i due, si sono diretti presso l’abitazione della vittima e con una scala in legno, di quelle utilizzate in agricoltura, hanno fatto accesso al primo piano dell’immobile, entrando da una finestra rimasta aperta. Poco dopo li si vede uscire con un borsone policromo. Gli investigatori sono riusciti anche a mappare la via di fuga dei tre soggetti, estrapolando i frame che immortalavano i loro volti. Hanno anche individuato il mezzo, un furgone cassonato (con all’interno del cassone la scala utilizzata per accedere all’immobile della vittima), utilizzato per fuggire. Dagli accertamenti effettuati, il furgone è risultato nella disponibilità del 53enne che si era allontanato con il derubato. Ritenendo quest’ultimo, sodale con gli autori del furto, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione all’interno di locali nella disponibilità del 53enne e la visione delle immagini di videosorveglianza interne, risalenti alla mattina del furto, hanno consentito di scandire tutte le fasi del piano criminoso, dalla sua pianificazione al suo epilogo.
Nell’immediatezza dei fatti all’interno di quei locali gli agenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro 800 euro in contanti. Ma una somma molto più consistente – 60 mila euro – è stata trovata e sequestrata a casa di uno dei presunti complici.