Pubblicato il: 14/09/2022 alle 08:17
Il gup David Salvucci ha condannato a 1 anno e 10 mesi il nisseno Leonardo Vigneri, accusato di una rapina e due tentate rapine. Rapine che tentava di mettere a segno – e in un caso c’è anche riuscito – minacciando i passanti con una siringa intrisa di sangue. Ad arrestare il 38enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Dacquì, era stata la polizia dopo le chiamate alla sala operativa da parte di alcuni cittadini. Il primo episodio si era verificato il 19 febbraio scorso in via Canonico Pulci. Vittima un giovane, che stava prelevando al bancomat, costretto a consegnare 100 euro. Il rapinatore ne aveva trattenuti per sé solo 50 restituendo l’altra metà. Vigneri ci aveva riprovato il giorno dopo in via Guastaferro, nei pressi della fermata degli autobus, quando si era avvicinato ad altri due giovani sempre con la stessa modalità.
I due erano riusciti a fuggire mettendosi subito in contatto con la polizia. Poco dopo era stato segnalato un terzo episodio da parte di un uomo che stava prelevando col bancomat all’ufficio postale di via Roma. Il malcapitato non aveva ancora inserito il pin e scappò sotto la minaccia della solita siringa intrisa di sangue, ma senza conseguenze. I poliziotti giunti sul posto erano riusciti a individuare e bloccare il rapinatore che stava tentando di allontanarsi a passo svelto. Una volta perquisito Vigneri era stato trovato in possesso della siringa e di un kit di aghi intrisi di sangue. Vigneri, nel corso dell’interrogatorio, aveva ammesso le sue responsabilità dicendosi pentito e dichiarando di aver agito perché spinto dall’astinenza ma che non aveva intenzione di far male a nessuno. Il pm Dario Bonanno aveva chiesto la pena di 2 anni e 8 mesi, mentre l’avvocato difensore Giuseppe Dacquì ha chiesto il minimo della pena con il riconoscimento della lieve entità del fatto.