Pubblicato il: 04/10/2022 alle 20:53
Il festeggiamento del 100° compleanno di Ernesto Marchese, nato il 4 ottobre 1922, cittadino nisseno legatissimo alla sua città, si è svolto nella Casa di riposo ‘Gurrera-Moncada-Calafato', in Via F. Turati a Caltanissetta, insieme ai figli e ai familiari, agli ospiti e al personale della comunità. Di mattina il Cappellano della Casa di riposo, Padre Alaimo, ha celebrato una S. Messa di ringraziamento, che ha visto una commossa compartecipazione e durante la quale è stata anche ricordata la santità di Francesco di Assisi. Dopo la funzione religiosa, nel cortile interno, il Sindaco è intervenuto a consegnare una pergamena-ricordo al neo-centenario festeggiato. Ha reso noto di averlo già indirettamente conosciuto, perché nella sua trascorsa vita professionale è stato responsabile della custodia di molti documenti importanti, testimonianza, tra l'altro, della gestione dei beni demaniali della città. Per questo servizio è stato apprezzato e rispettato dai colleghi, tant'è che qualcuno tra i più giovani, nell'occasione del suo 100° compleanno, è venuto a incontrarlo e a fargli gli auguri. Nel porgere il suo saluto, il Sindaco ha auspicato la presenza del festeggiato all'inaugurazione del parco comunale che sorgerà nell'area della Caserma del Capitano Franco, prima demanio dello Stato.
Nell'arco di un secolo Ernesto Marchese ha visto certamente succedersi periodi storici diversi, nato quando sopravviveva, ancora per poco, la monarchia liberale italiana. I suoi ricordi, dall'infanzia a oggi, ci sono tutti. Ricorda di avere perso uno dei suoi fratelli, Giovanni, con il bombardamento del 9 luglio 1943 a Caltanissetta; quel giorno l'ingegnere- capo dell'Ufficio Tecnico Erariale, in Viale Regina Margherita (dove ha lavorato per 45 anni), preso da un buio presentimento, decideva di non fare rientrare gli impiegati in ufficio per il pomeriggio, probabilmente salvando la vita di qualcuno.
Ha attraversato la città di Caltanissetta nello spazio, vedendola di volta in volta ridisegnare nell'aspetto urbanistico , percorrendola a piedi ogni giorno per scelta e per piacere, in lungo e in largo, chilometri e chilometri, respirando felice la vitalità del centro storico e del mercato della ‘Strata a foglia’, anche quando è andato ad abitare nella periferica zona dello stadio Palmintelli, dove, all'inizio degli anni Sessanta, era ancora tanta campagna; dove, nell'odierno Viale Sicilia, i ragazzi giocavano a calcio utilizzando come porte alberi di ulivo. Lì ha fissato la sua dimora insieme ai suoi figli e alla sua amata moglie, unica donna della sua vita, sposata poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. Un matrimonio lungo 71 anni, pilastro e forza del suo cammino.
Un particolare ringraziamento per la gioia che ha colorato questo compleanno va, da parte dei familiari, al personale responsabile e al personale tutto della Casa di riposo ‘Gurrera-Moncada-Calafato', affettuosamente entusiasta e presente nei preparativi e nello svolgersi della giornata. “Polmoni di umanità”, così Papa Francesco auspica che siano le case per anziani, visitate e conosciute intensamente nel periodo di Buenos Aires. “Polmoni di umanità”, organi vitali della società civile in cui prendersi cura e proteggere chi è fragile per età, condizione fisica e/o mentale, persona capace di custodire e dispensare tesori a volte non immediatamente visibili.