Pubblicato il: 11/04/2014 alle 07:49
Maurizio Reas, coordinatore nisseno di Green Italia
Arriva anche a Caltanissetta Green Italia, il movimento politico ambientalista che racchiude anime diverse ma convergenti su grandi tematiche che non conoscono distinzioni ideologiche. E nel capoluogo nisseno, il movimento ha deciso di scommettere sulla candidatura a sindaco di Gioacchino Lo Verme, affidando al commercialista Maurizio Reas il compito di coordinare nel Nisseno l'attività di Green Italia, che ha raccolto già parecchie adesioni. Un'investitura formalizzata ieri durante l'incontro che s'è svolto nella sede del movimento “Alternativa Civica Liberale” alla presenza di Sebastiano Butera, presidente del coordinamento regionale, del coordinatore regionale Vincenzo Ciffo e della portavoce Simona Sanfilippo.
Il simbolo di Green Italia sarà accanto a quello delle liste civiche che sostengono Lo Verme. Accanto alle Amministrative, abbinato al simbolo dell'associazione Il Pungolo di cui Reas è presidente. Â Green Italia si presenterà alle elezioni europee come unico movimento politico italiano che ha ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte della Federazione dei Verdi Europei, terzo partito in Europa.
Durante la riunione in città, si è discusso, tra gli altri, del ruolo centrale che ricoprono, nel programma di Alternativa Civica Liberale, i temi della gestione dei rifiuti solidi urbani, della grave situazione delle miniere nissene a rischio conferimento rifiuti illegali e tossici, e del restauro del centro storico della città. “Queste tematiche, insieme alle proposte sull'apertura di nuovi poli universitari a Caltanissetta e della valorizzazione dell'artigianato nel centro storico – spiega Maurizio Reas – rispecchiano a pieno una visione omogenea e un percorso che, parallelamente, si vuole condividere con Green Italia che ha fatto e continuerà a fare dei temi della tutela ambientale, della valorizzazione della cultura, della green economy il suo strumento di battaglia”.
I dirigenti di Green ItaliaQuattro i punti chiave dell'azione di Green Italia a Caltanissetta. “Ambiente, legalità, green economy e cultura. La bellezza di questo movimento – aggiunge ancora il neo coordinatore provinciale, Maurizio Reas – è la trasversalità di chi ne farte, di chi vuole affrontare battaglie comunali. La nostra è la risposta ai cittadini che non si riconoscono più nei partiti”. Tante le idee-progetto che Green Italia intende trasferire nel programma della legislatura di Lo Verme, in caso di vittoria. A cominciare dai rifiuti, con la realizzazione di un impianto di compostaggio che permetterebbe di abbattere i costi a vantaggio delle famiglie nissene. Â Un intervento decisivo che consentirà di risparmiare 7 milioni di euro attraverso l'eliminazione del conferimento in discarica e l'incremento della raccolta differenziata in consorzio con altri Comuni del territorio. “Ma pensiamo anche di valorizzare il centro storico, scommettendo sulle botteghe artigianali gestite da giovani che possono attingere ai finanziamenti e riscoprire antichi mestieri. In questo modo – sostiene l'esponente nisseno di Green Italia – possiamo alimentare il circuito turistico, collegandolo al tour delle miniere che vanno bonificate da scorie radioattive e rifiuti tossici”. Secondo Maurizio Reas inoltre non va tralasciata la gestione degli impianti sportivi e l'utilizzo delle strutture pubbliche. Uno su tutti il centro polivalente Michele Abbate, pensato come luogo di aggregazione delle variegate associazioni culturali esistenti in città, “ma sottovalutato a sala conferenze che si apre occasionalmente”.
Per Green Italia Caltanissetta va ripensata anche la politica agricola e il decoro urbano, e in tal senso il coordinatore provinciale del movimento ambientalista ha parlato di una possibile partnership con l'Ente di Sviluppo Agricolo per la fornitura e l'impianto di alberi da collocare e ridare “verde” alla città. Sul capitolo Università, infine, Maurizio Reas riferisce di aver avuto “contatti con docenti che hanno dato ampia disponibilità ad aprire corsi di laurea a Caltanissetta. Sarebbe una opportunità da non perdere, pensando soprattutto al movimento culturale che creerebbe la presenza degli studenti e una risorsa economica considerato l'incremento dell'indotto che ruota attorno al sistema universitario”.