Quindici milioni di euro incassati senza averne diritto, scoperti altri 662 furbetti del reddito di cittadinanza nel Napoletano. Tutti hanno ricevuto denaro dallo Stato senza averne titolo e per 287 di loro si ipotizza anche la truffa. È sempre il capoluogo partenopeo la città con il più alto numero di sussidi illegali, molti dei quali vanno a ingrossare i portafogli degli. affiliati ai clan di camorra.
Un limbo sommerso, tra lavoro nero e la delinquenza, con gli assegni che spesso vengono girati direttamente alle famiglie dei fedelissimi che si trovano in prigione per il clan. Tra i furbetti, anche 11 uomini coinvolti in un’indagine che ha inferto un duro colpo al clan della 167 di Arzano. Tra questi, anche il padre di un esponente di spicco della consorteria criminale che, in occasione della compilazione dell’autocertificazione, ha omesso di indicare nel nucleo familiare uno dei componenti sottoposto a misura cautelare.Si è chiuso il cerchio sul terzo capitolo della maxi inchiesta sul reddito di cittadinanza, che ha impegnato le forze dell’ordine a spulciare carte e incrociare dati per 18 lunghi mesi.I carabinieri napoletani, con la collaborazione del nucleo ispettorato del lavoro e dell’Inps, hanno continuato ad approfondire i controlli sul beneficio intascato indebitamente da chi la soglia della povertà non l’ha mai varcata. Sono oltre 14 milioni e 648mila euro i soldi intascati illecitamente dai cittadini di Napoli e provincia, quasi 26.500 euro al giorno versati dallo Stato tra giugno 2021 al 6 ottobre 2022.(QuotidianoNazionale)