Pubblicato il: 31/10/2022 alle 16:01
Vive in auto dopo avere perso lavoro e famiglia. È la storia, raccontata oggi da Repubblica, di Giuliano, circa 50 anni, ex manager di una azienda fornitrice di acqua e benzina che dopo essere, a suo dire, rimasto coinvolto in una vicenda giudiziaria, è stato licenziato ed è entrato nella drammatica spirale della depressione. Sul vetro dell’auto che è diventata la sua casa, a pochi metri da piazza Navona, ha esposto un cartello: «Vivo in macchina – c'è scritto -. Se avete bisogno di fare la spesa io ve la faccio e ve la porto a casa per uno o due euro (quello che potete). Sono anche un amante dei cani e se vi può far piacere porto il vostro amico a quattro zampe a fare i bisogni. E un bel giretto».
L'uomo, due lauree, racconta la sua vicenda personale. «Ero un manager di un’azienda – afferma -. Avevo una famiglia e con mia moglie abbiamo due bambini. Poi il terremoto. Sono finito tra gli accusati di un giro di tangenti di cui non ho mai saputo nulla, ho provato a difendermi ma non c'è stato verso. Sono stato licenziato. Anche mia moglie non ci poteva credere. Poi sono scivolato in una spirale depressiva e ho perso anche mia moglie. Ora vivo qui, questa macchina è tutto quello che ho». E ancora: «Ora sto così. Faccio lavoretti, campo con poco. In auto mi devo spostare sennò i vigili mi fanno la multa. Alla Caritas non vado perché, vabbeh non vado perché mi vergogno. Sento tanta gente in difficoltà. Con me parlano perché faccio tenerezza. Ma questa crisi è molto più grave di quanto pensiate» (ANSA).