Pubblicato il: 01/05/2014 alle 09:14
Il candidato sindaco Michele Giarratana, sostenuto dalle liste “Caltanissetta Protagonista”, “Giarratana Sindaco” e “GrandeNissa”, presenta alla stampa e alla città il suo programma elettorale, quello ufficiale presentato ieri insieme alle liste agli uffici competenti del Comune.
“Un lavoro complesso frutto di analisi e studi approfonditi per ogni tematica e che si è avvalso dell’aiuto di professionisti, sostenitori, semplici cittadini ma soprattutto dell’esperienza tecnica e amministrativa del candidato Sindaco – spiegano dallo staff di Caltanissetta Protagonista -. Un programma concreto e fattibile proiettato nel medio e lungo periodo che necessita di un’organizzazione di tipo aziendale, così come ha in mente Michele Giarratana, svincolato da logiche di partito, coerente con i principi del nostro movimento, finalmente libero da condizionamenti politici e segreterie e potentati diffusi”.
“Un reale cambiamento ed una autentica inversione di tendenza infatti – dice Michele Giarratana – si possono avere soltanto se si ha una visione manageriale del Comune Azienda e la stessa scelta degli assessori è prova delle nostre serie e non certo improvvisate ed estemporanee intenzioni. Stiamo distribuendo in città la sintesi del programma che in forma completa è possibile consultare attraverso il sito www.caltanissettaprotagonista.it”.
Il PROGRAMMA
Il nostro impegno si alimenta e si muove in cinque ambiti:
1. Il rigore
– Il rigore economico e finanziario (attenzione alle spese necessarie e utili e di converso attenzione agli sprechi e alle diseconomie).
– Il rigore etico cioè il costante richiamo alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti, delle scelte. Un impegno severo perché l’etica della responsabilità non sia intaccata da interessi e convenienze.
2. Lo sviluppo
La crescita della città e del territorio certamente richiede che siano rafforzate le leve che favoriscono la creazione della ricchezza: attingere ai finanziamenti europei e strutturare il Comune di Caltanissetta secondo il modello di un azienda privata. L’idea di sviluppo che intendiamo sostenere è quella che tende a far crescere l’economia, la cultura e la cittadinanza sociale di tutti i cittadini in un contesto ambientale compatibile. Un’idea di sviluppo di insieme, un progetto integrato ISPIRATO A PRINCIPI DI QUALITA’, nell’intento di prefigurare uno sviluppo, territorialmente condiviso, che non escluda nessuno. Aumentare il nostro potere contrattuale laddove si prendono le decisioni importanti cioè in sede economica e legislativa; tale obiettivo è pregiudiziale per ogni ipotesi di sviluppo e per dare quindi risposte ai cittadini di Caltanissetta.
3. Rispetto nei confronti dei cittadini
Si tratterà semplicemente di considerare tutti i cittadini alla stessa stregua ritenendoli sinergici in un processo di rinascita e rinnovamento, tutti importanti poiché ognuno comunque arricchisce l’altro se si pone in modo positivo. I cittadini meritano rispetto ma a loro volta devono rispettare le istituzioni non soltanto secondo un principio di reciprocità ma soprattutto per partecipare tutti assieme all’affermazione, con orgoglio, della nostra città capoluogo.
– Sviluppare politiche che siano attente a promuovere l’uomo e l’umanità di ciascun cittadino, nella consapevolezza che aiutare i più deboli e i più poveri significa far crescere la qualità della vita di una comunità nel suo insieme.
– Garantire maggiore giustizia e più equità sociale significa concorrere a costruire una società più giusta, più bella, più accogliente e più ospitale.
Occorrerà compiere scelte preferenziali nei confronti di chi meno conta e di chi è e si sente più marginalizzato: scelte, talora, coraggiose ma necessarie che non potranno non essere condivise da chi ritiene la persona umana, qualunque persona umana, un valore alto e prezioso.
Auspico una città più aperta e meno provinciale, moderna e meno apatica, legata ai suoi nobili ricordi ma protesa verso un rilancio che ci veda tutti protagonisti determinati e fiduciosi. Una città moderna, cuore di una Sicilia nuova, al centro di un Mediterraneo che deve essere un’opportunità sotto ogni profilo.
4. Equità e coesione sociale
Una comunità in cui ci sia più attenzione ai meno fortunati e ai più bisognosi è una società in cui si sta meglio e dove concretamente si vivono robuste esperienze di solidarietà, genuini gesti di amicizia e di generosità autentica; è una società più coesa, in cui ci si sente meno egoisti, più uniti, più capaci di sentire i problemi degli altri e più desiderosi di alleviare le sofferenze e le difficoltà altrui.
Caltanissetta deve cambiare rotta, ad iniziare dal suo profilo demografico. La città continua a perdere abitanti, i numeri ci dicono che siamo sempre meno e sempre più anziani.
La prima sfida consiste proprio nell’invertire il trend demografico, con politiche che sappiano dare fiducia ai giovani, fornendo sostegno alla natalità e alle famiglie, evitando di far emigrare chi cerca lavoro. Il futuro deve vedere una città dove nascono di nuovo tanti bambini, dove il sistema economico è capace di attirare persone, dove chi arriva o torna ha voglia di rimanere.
Tutti i programmi amministrativi si basano su un assunto assoluto: gli enti locali devono avere sempre più la capacità di ottimizzare le risorse economiche; se da un lato occorre infatti una diffusa razionalizzazione delle entrate comunali puntando dritto all’aggressione delle linee di finanziamento europee, dall’altro appare ormai irrinunciabile contenere le spese senza con questo soffocare l’attività dell’intera organizzazione comunale (funzionamento ottimale degli uffici, servizi da erogare, incentivi da promuovere).
Non avremmo voluto in sede di programma essere condizionati da alcun fattore esterno o da vincoli economici frutto soprattutto di una politica di tagli e tasse esagerata operata da vari governi nazionali e dai costi assurdi di alcuni servizi, primo fra tutti il servizio di nettezza urbana (negli ultimi dieci anni spesi oltre cinquanta milioni di euro per il trasporto dei rifiuti in discarica).
5. L’orgoglio
Tanti anni di piatta ed effimera gestione del potere politico e amministrativo hanno cloroformizzato la nostra società. Adesso è l’ora di svegliarsi, di far rinascere l’antico e nobile orgoglio nisseno, di far sentire la voce del Comune Capoluogo, di essere tutti uniti nel rivendicare, forti della nostra storia, della nostra tradizione e della nostra cultura, il ruolo di “Capovalle” che è proprio di Caltanissetta; i nisseni devono sentirsi orgogliosi di vivere a Caltanissetta e di esaltarla in ogni settore, in ogni attività, in ogni momento. L’evoluzione del quadro normativo relativo alle Province non deve condizionarci. Dovremo essere punto di riferimento del nostro territorio non per norma ma per efficienza e autorevolezza. Dobbiamo far crescere il nostro potere contrattuale con una politica forte, dura, autorevole ma anche compatta al di la degli steccati partitici e ideologici.
Il quadro politico
La macchina comunale
L”AziendaComune”va resaefficienteefunzionale.Vamodernizzata,varipensata,deve essereorganizzatainmodo piùsnelloedevegarantire adeguati livelli diefficienzachedevono soddisfarei cittadini.
Abbiano volutamente parlato di “AziendaComune” perché quello èil modello acui dobbiamoispirarci perdareconcreterisposteallacittadinanza.
Il concetto di aziendanelcampopubblicoesprime:
· Unaparticolareattenzioneairisultatidiinteressecollettivochesiraggiungono
· Uncorrettoutilizzodellerisorse.
Sedaunlatolalogicaeconomicatende a prevaleresuquellagiuridica,la razionalizzazionedellerisorseel’economia che ne derivanopermettono digarantireunamigliore fornituradiservizialcittadino.
L’aziendapubblica è caratterizzataspessoda:
– un’imprecisa finalizzazione dellerisorse
– unaincerta localizzazionedei poteridicontrollo
Pereliminarequestecriticità occorrequindivalutarequalistrumenti diorganizzazione
e gestionepropridelle aziendeprivate possanoessereutilizzatiincampopubblico.
Unavisionedel Comune Aziendanondevetrarreininganno,ossianondevefarcredereche lagestionedell’Entepossadiventareun’asettica organizzazioneincuitutto siriducaai numeri.Tutt’altro!
Loschemaoperativoèquellodiveraepropriaaziendademocraticaprevistodanormee regolamenti. Tale schemaprevede:
· lasceltapoliticadeicittadinichevotanoilororappresentanti
· ledecisionidegliamministratorieletti
· l’attuazionedel procedimentidinaturaburocratica
· l’allestimento deiservizielarealizzazione delleopere damettere a disposizionedella collettività.
Oggilepubblicheamministrazionidefinisconoprogrammie bilancibasatinonsulmandato masuuntempofisso,generalmentetreanni,vedi ilbilanciopluriennaleoilpiano triennale delleopere pubblicheoaddiritturailpianoannualediprevisionechetrovasvilupponel piano esecutivodigestione(PEG).
Nellavisionediaziendapubblicacomeaziendaprivatamancalaprospettivadidiffusione del tema relativo agli obiettivi e alle risorse tra i cittadini. A questo punto appare irrinunciabile unconfronto anchepubblicononvincolanteconstrumenti partecipativi e luoghidiincontro.
L’azione dellepubblicheamministrazionièarticolatasuduelivelli,unopoliticocheriguarda irappresentantielettiedunaltrogestionalecheriguardainveceidirigenti.
Poichè lanormativavigentesancisce laseparazionetra i duelivelli(ipoliticicompionole sceltementreidirigentigestiscono lerisorseperilraggiungimentodeifiniloroassegnati) allora èindispensabileche ilprogrammadilegislaturadeveesserechiaroe funzionaleper porrelebasisolidedi unosviluppodell’azione.
Manonbasta, è necessariomettereinattodeicontrollichepossiamosuddividerein:
– controlliinterni
– controllistrategici
– controlliesterni
– controllidigestione
– valutazionedeidirigenti
– controllodellaregolaritàamministrativacontabile
– programmazionetipicadelleaziendestrumentali
E’ finito il tempo di una visione clientelare e amicale della gestione amministrativa. Occorre raggiungere i risultati pianificati e per far questo tutti i dipendenti devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene, in sicurezza e con adeguata formazione.
Le lamentele sulla manutenzione delle strade, sull’illuminazione pubblica, perfino del funzionamento e la fruibilità degli uffici, sulla fornitura dei vari servizi, sull’offerta complessiva che l’Azienda Comune da ai suoi clienti-cittadini, sono continue e reali. La nostra idea è di dare all’esterno gran parte dei servizi di manutenzione garantendo efficienza, professionalità e risparmio economico.
Nell’ambito di una gestione rigorosa del Comune occorre inserire lo strumento della “fiscalità partecipata” che trasforma l’attività dell’evasione tributaria da accertativa a preventiva.
Agricoltura, ambiente e territorio
Valorizzare le risorse produttive, ambientali e paesaggistiche, coinvolgendo soggetti pubblici e privati.
-Incentivare, in sinergia con altri enti lo sviluppo dell’agricoltura di qualità, le colture biologiche e quelle tipiche della nostra terra e proseguire con l’ istituzione delle De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) a tutela dei prodotti tipici del territorio ma sempre meno “rintracciabili”.
– Promuovere una politica di filiera interna, per prodotti di qualità, competitiva sul mercato siciliano per i prodotti sementi, semole e pasta, con gli operatori del settore con società leader per la produzione di materie prime ad utilizzo del rilancio nel settore.
– Istituzione di un consorzio zootecnico di tutela per la salvaguardia delle razze autoctone.
E’ ormai coscienza diffusa che vadano salvaguardati al massimo l’ ambiente ed il territorio in cui vivono i cittadini. In tale prospettiva saranno adottate le seguenti misure:
-Incentivare e rilanciare la raccolta differenziata, sensibilizzando ulteriormente sulla necessità di prevenire la produzione dei rifiuti.
– Far pagare i rifiuti in rapporto a quelli che si producono.
– Intraprendere serie azioni di controllo sul conferimento dei rifiuti.
– Vigilare sullo stato delle acque, superficiali e sotterranee, sullo stato idrogeologico complessivo del territorio comunale.
-Proseguire nell’abbattimento dell’inquinamento atmosferico incentivando lo sviluppo di tecnologie pulite.
– Creare una zona a traffico limitato in centro storico nelle ore pomeridiane tutti i giorni, ma potenziando e modernizzando i trasporti pubblici e ogni altra azione orientata a ridurre il traffico automobilistico privato e ad accrescere quello pubblico, l’eliminazione delle strisce blu in centro storico, aumentando la dotazione e l’efficienza dei parcheggi.
-Creare dove possibile una rete di piste ciclabili e percorsi di running.
– Realizzare il parco urbano a monte di Via Rochester; aumentare le piantumazioni, con presenza di piante autoctone, nell’area urbana.
-Realizzare nuovi e significativi investimenti per garantire strade e illuminazione migliori, abbellire piazze e angoli suggestivi e significativi.
-Sostenere la vita aggregativa attraverso manifestazioni enogastronomiche, culturali e sportive capaci di vivacizzare il territorio e contrastare il senso di solitudine che spesso gli abitanti vivono.
– Rilanciare in sinergia con le parrocchie una politica di creazione e rilancio degli oratori.
-Intervenire sulle periferie, non solo sotto il profilo dei lavori pubblici, ma anche assicurando azioni di attività educativa territoriale per contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica.
– Elaborare un nuovo ed efficace piano di protezione civile promuovendo altresì Caltanissetta, grazie alla sua posizione baricentrica, come centro regionale d’intervento utilizzando i locali e gli spazi dell’abbandonata Fiera della Provincia di C.da Calderaro
– Fare in modo con iniziative che coinvolgano i privati di salvaguardare i marchi e i locali storici della città.
– Rilanciare efficacemente i prodotti tipici nisseni a partire dal torrone e specialità come il rollò, il cannolo e le raviole.
Commercio, centro storico
Dedicare particolare attenzione al settore commerciale, sostenendolo con iniziative e atti concreti quali:.
-Promozione del “Piano di programmazione economica e commerciale” che dia prospettive a nuove iniziative imprenditoriali e che dovrà essere necessariamente preceduto da un’indagine conoscitiva dello stato del commercio a Caltanissetta osservandolo sia dal punto di vista dei consumatori che di quello degli operatori del settore con un occhio di riguardo ai centri commerciali naturali.
-Promozione della campagna promozionale “Compro nisseno”, sostenendo i commercianti locali attraverso un’ opera di fidelizzazione della clientela (annullamento delle strisce blu in centro storico, incremento dei bus navetta da e per il centro, biglietti dell’autobus gratuiti, etc.).
-Integrazione, a tal fine, di una più razionale viabilità, dei sistemi e dei luoghi di sosta, agendo sull’arredo e il decoro urbano, l’illuminazione e la funzionalità dei servizi pubblici.
– Istituzione di un albo delle cosiddette “Botteghe storiche” che possano costituire la memoria commerciale e artigianale della città prevedendo per esse adeguati incentivi ed iniziative.
– Fare in modo attraverso atti concreti di incentivazione e agevolazione che tutti gli uffici regionali ormai presenti solo in periferia possano tornare in centro storico, proponendo all’Assessorato Economia e Finanze della Regione permute allettanti, mettendo in gioco, debitamente ristrutturati, immobili di proprietà comunali adesso in disuso (scuole Monaco e Capuana) o acquisendo a prezzo di grande vantaggio la Banca d’Italia.
– Si dovrà dare dignità e rendere più vivo il “mercato storico” della Strata Foglia, con azioni stavolta incisive e incentivanti, rendendolo luogo privilegiato per il commercio dei beni di prima necessità e anche per un artigianato caratteristico che fondi le sue radici nella tradizione nissena.
– Affittare le vetrine dei negozi chiusi in centro storico e metterle a disposizione degli artigiani che producano manufatti di pregio.
– Organizzare settimanalmente eventi in centro storico con particolare attenzione alle ville comunali.
– Sostenere il progetto di albergo diffuso in centro storico.
– Prevedere ambiti per culture, usi e costumi diversi da quelli tradizionali autoctoni.
Cultura
Le attività culturali pubbliche devono essere volte a contrastare un crescente deficit di coesione sociale e pertanto devono valorizzare tutti gli archivi della memoria e della vita della comunità cittadina, nonché tutto ciò che serve per riannodare un legame sociale troppo spesso allentato da incursioni di azioni culturali e interessi estranei ai nisseni.
Ciò significa:
-Analizzare tutte le esperienze in corso, la loro funzione, il loro grado di utilizzo e di utilità, la qualità dei servizi erogati, il numero di presenze. Importante anche uno studio dell’offerta turistica correlata agli eventi culturali.
-Impegnare maggiormente l’Assessorato alla Cultura nelle funzioni di indirizzo programmatico sulle politiche culturali.
-Promuovere il rilancio della biblioteca Scarabelli, la creazione di videoteche e sale per ascoltare e fare musica, la calendarizzazione di iniziative culturali.
-Prezzi e abbonamenti ridotti per giovani e pensionati per le manifestazioni sportive e culturali.
-Costituire, in sinergia con altri enti pubblici e privati, una “Fondazione” per Gestire il Teatro Margherita e la biblioteca Scarabelli e una“Fondazione” per gestire il patrimonio e le manifestazione della Settimana Santa facendo in modo che questi valori siano oggetto di attenzione in tutti i periodi dell’anno.
– Utilizzare il centro “Michele Abbate” per quello per cui è nato, ossia per una struttura culturale polivalente che possa ospitare laboratori teatrali, culturali a vario livello, con costante utilizzo.
-Rafforzare l’ immagine di Caltanissetta come città di cultura, capace di suscitare interesse in un contesto anche internazionale, promuovendo l’’istituzione di un Centro Interculturale per favorire il dialogo e la conoscenza reciproca della cultura e della storia nissena e siciliana attraverso l’individuazione di alcuni progetti di eccellenza.
– Promuovere e rilanciare attività che si ispirino a personaggi illustri di Caltanissetta come Rosso di San Secondo e Michele Tripisciano.
-Migliorare la capacità di attrarre finanziamenti pubblici e privati, finalizzati alle iniziative culturali, e di autofinanziamento da parte delle associazioni culturali.
-Valorizzazione gli eventi e le manifestazioni di maggior spicco in un’ottica di promozione dell’immagine di Caltanissetta come città della cultura.
Istruzione
L’ Amministrazione Comunale deve porsi l’ obiettivo di far si che le scuole possano operare nelle migliori condizioni strutturali possibili e contribuire alla realizzazione del compito educativo cui sono chiamate e quindi:
-Prevedere ed attuare la messa a norma di tutti gli edifici scolastici di sua pertinenza.
-Attuare un piano generalizzato di abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole.
-Garantire un livello adeguato e continuo di manutenzione di tutti gli edifici.
-Garantire un adeguato finanziamento per il funzionamento amministrativo e per l’assistenza scolastica.
-Fornire finanziamenti adeguati per garantire l’ assistenza agli alunni diversamente abili.
-Promuovere, d’ intesa con le scuole, iniziative educative e formative utilizzando strutture e servizi operanti sul territorio comunale.
– Agevolare anche logisticamente la collaborazione dei genitori nelle attività scolastiche e di supporto agli alunni e alla strutture scolastiche.
-Operare all’interno del consorzio universitario affinché si mantengano i corsi presenti e si rilanci l’azione dello stesso consorzio attraverso corsi e master di qualità tenendo in grande e decisiva considerazione le strutture presenti sul territorio, soprattutto nel settore sanitario, come il Cefpas.
Sviluppo, imprenditoria, artigianato
Il cambiamento sarà evidente anche attraverso il rilancio dell’economia, sfruttando le grandi potenzialità che Caltanissetta ha, a partire dalla posizione geografica strategica, che non deve essere più soltanto uno slogan. Lo sviluppo economico passa attraverso la valorizzazione di questa posizione, per assurgere ad uno dei principali attori del sistema logistico siciliano e del mediterraneo, sviluppando le infrastrutture di collegamento. La città ha i mezzi e gli strumenti per generare ricchezza, sviluppo, occupazione e benessere utilizzando al meglio la sua centralità.
Una politica di sviluppo deve saper coniugare la partecipazione alle scelte, attraverso il coinvolgimento delle categorie interessate, affinché vi sia un’integrazione delle varie attività produttive e commerciali capace di rilanciare il tessuto economico della città. Bisogna pensare ad una seria rivitalizzazione del centro storico, con azioni importanti a sostegno degli operatori con l’annullamento della monetizzazione dei parcheggi in centro storico e l’abbattimento della tassa sui rifiuti.
I settori industriale, artigianale e commerciale necessitano di interventi comuni.
Questi settori dovranno coniugare lo stesso verbo che invoca la centralità di Caltanissetta. Questa centralità dovrà costituire il catalizzatore di ogni iniziativa in progetto di sviluppo.
– Le corporazioni artigiane che hanno costituito la colonna vertebrale della nostra città, quei ceti che hanno amato la nostra città e l’hanno sostenuta fino ad oggi, quelle famiglie che attualmente rappresentano la nostra anima e che sono orgogliosamente in prima fila durante la Settimana Santa, dovranno in tutti i modo essere sostenuti con azioni chiare e concrete:
– creazione di una fondazione ITS (Istituto Tecnico Superiore) per arti e mestieri, post diploma, finanziabile con i fondi del MIUR (Ministero dell’istruzione). Tale fondazione, di cui possono far parte enti pubblici locali, scuole superiori del comprensorio e aziende e/o imprese artigiane del territorio, ha la finalità di formare tecnici altamente specializzati nel campo delle arti e mestieri, tradizionalmente radicati nel territorio, attraverso corsi biennali post diploma (per coloro che non vogliono proseguire con gli studi universitari). Ovviamente va preparato un adeguato progetto, da allegare alla richiesta di finanziamento da presentare al MIUR.
-E’ opportuno porre le condizioni per i futuri sviluppi puntando dritti ai finanziamenti europei e a iniziative di project financing. Nel quadro del rilancio del centro storico (oggetto di uno specifico settore del Comune) appare ormai irrinunciabile
l’approccio al social housing. Cosa è il social housing? Il social housing si colloca a metà tra l’edilizia popolare e le proprietà private vendute o affittate a prezzo di mercato. L’obbiettivo principale di questa edilizia sociale è fornire alloggi con buoni o ottimi standard di qualità, a canone calmierato, che non superi il 25%-30% dello stipendio. Inoltre, il social housing è caratterizzato da progetti di tipo sociale che hanno lo scopo di far nascere comunità e sviluppare l’integrazione, come ad esempio l’utilizzo di spazi e servizi comuni tra gli abitanti.
-Attrarre investimenti produttivi sul territorio rendendo le nostre aree appetibili con riduzioni significative di tasse ed oneri intensificando la partecipazione a rassegne di carattere nazionale e internazionale e diffondendo la conoscenza di un portale che offre agli operatori il quadro aggiornato delle opportunità di investimento.
-Potenziare lo “Sportello Unico per le Attività Produttive” finalizzato allo snellimento e all’espletamento delle pratiche burocratiche, nonché allo studio delle potenzialità del territorio, all’elaborazione di proposte di sviluppo e facilitazioni per l’accesso al credito. In esso dovranno essere concentrate, specie per il settore artigianale, tutte le autorizzazioni. Allo Sportello Unico dovrà essere garantito un facile accesso anche dal punto di vista logistico e l’impostazione e la funzionalità dello stesso dovranno essere garantiti da un’organizzazione moderna e professionale.
Un progetto su cui l’Amministrazione punta fortemente è quello dell’assistenza continua agli artigiani. Nell’ambito delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive si svilupperà un particolare front-office che darà informazioni, assistenza tecnica e amministrativa gratuita a tutti gli artigiani. Gli stessi saranno informati direttamente su iniziative comunali, emissioni e pubblicazioni di bandi per finanziamenti e tutto quello che riguarda l’attività dell’artigiano che molto spesso resta all’oscuro delle agevolazioni che esistono a suo favore.
-Attivare una politica del credito in accordo con gli istituti bancari, prime fra tutti le Banche di Credito Cooperativo, per realizzare uno specifico sostegno alle imprese operanti sul territorio finalizzato a realizzare progetti di sviluppo imprenditoriale.
– Fare in modo che le banche non diventino soltanto un centro di raccolta fondi senza una strategia aziendale che invece deve aiutare gli operatori piccoli, medi e grandi della città.
-Creare un incubatore utile ai giovani dove possano essere assistiti gratuitamente nella fase di start up di eventuali iniziative imprenditoriali, artigianali e commerciali.
– Creazione di un ente Fiera, la chiameremo la “Fiera del Sole”, con gli altri enti, pubblici e privati che vogliano investire in un’operazione che merita grande attenzione e a cui
bisogna dedicare energie quantitativamente elevate e qualitativamente di prim’ordine.
-Prevedere un’azione coordinata e condivisa per far fronte agli sfratti, seguirne gli sviluppi ed evitarne la drammaticità, specie in caso di famiglie con presenza di figli piccoli, di disabili o di soggetti con gravi malattie.
Politiche sociali
La famiglia come capitale sociale primario: e’ questa la strada maestra che guiderà ogni azione nel campo della solidarietà sociale.
Gli studi di settore, ai quali ci siamo rifatti, per la creazione della teoria orientante del progetto globale del welfare sociale che ci proponiamo di perseguire, hanno indicato una nuova visione di Welfare che assume come modello quello del Welfare Societario o Welfare Plurale e sussidiario in cui l’intera società e non solo lo Stato si fa carico della gestione del sociale.
Il cambio di prospettiva andrà dall’ assistenzialismo alla sussidiarietà in cui l’obiettivo dell’azione non è più l’individuo assistito e passivo, ma l’obiettivo diviene la rete di relazioni di cui fa parte, che deve attivamente auto-produrre.
L’organizzazione e la ristrutturazione profonda che tale settore del Comune dovrà subire in termini pratici prevede una concezione e una impostazione per certi versi rivoluzionaria che passa ineludibilmente dall’acquisizione di finanziamenti non riconducibili all’asfittico bilancio comunale.
Descriviamo in pratica gli interventi che i cittadini auspicano come risultato di una politica di solidarietà reale e concreta:
Si renderà necessario sviluppare una più attenta politica dei prezzi, delle tariffe e delle imposte comunali, elaborando criteri selettivi di intervento in modo da favorire più equità e più giustizia sociale.
Territorialmente saranno sviluppate specifiche iniziative di investimento sulla famiglia in modo selettivo, con un occhio particolare alle famiglie meno abbienti.
In particolare si tratterà di:
-Prevedere un assegno per le famiglie con bambini da 0 a 3 anni.
– Creare adeguati servizi per l’infanzia quali “Mamma Accogliente” e “Educatore a domicilio”
– Occorrerà adeguare i tempi della città e dei suoi servizi ai bisogni delle famiglie.
-Sostenere quanti intendono sposarsi con specifiche agevolazioni per la casa e l’esenzione dai tributi locali.
-Promuovere e sostenere servizi di assistenza all’infanzia, anche attraverso il sostegno a
forme di collaborazione tra famiglie.
-Valorizzare l’associazionismo familiare, anche attraverso idonee forme di confronto e consultazione.
I servizi educativi alla prima infanzia a Caltanissetta si attestano su una percentuale di copertura della domanda potenziale che è ancora inferiore all’obiettivo del 33% stabilito dalla Unione Europea nella Conferenza di Lisbona (marzo 2000).
L’ ampliamento e l’arricchimento dell’offerta dei servizi alla prima infanzia dovrà dunque costituire una priorità nel progetto di realizzazione di un nuovo sistema di welfare locale.
In particolare si renderà necessario:
-Aumentare l’offerta di posti agli asili nido intervenendo secondo le possibilità economiche del Comune.
-Favorire la massima integrazione tra gli asili nido e la scuola materna, attraverso un confronto continuo tra i vari operatori interessati, prevedendo momenti educativi e formativi comuni.
-Creare, per il periodo estivo, centri estivi per i ragazzi in collaborazione con enti pubblici (Riserve) associazioni (Wwf, Legambiente, ecc.) e altre strutture private laiche o religiose, andando incontro alle esigenze delle famiglie e favorendo un’ampia socializzazione tra bambini di classi sociali diverse.
– Istituire iniziative solidali come il “mese del Dono”.
Si rende a tal fine necessario elevare lo standard dei servizi sociali per i minori, mettendo in grado i servizi stessi di coordinare le risorse disponibili sul territorio (gruppi di volontariato, servizio di volontariato civile) e di progettare interventi diversificati e mirati alle diverse situazioni di disagio.
Il costante invecchiamento della popolazione che caratterizza anche il nostro Comune (almeno 10.000 over 65, su 60.000 abitanti) determina un aumento notevole della domanda di cura e di salute di questa fascia di età, evidenziando bisogni sociali nuovi: non solo di carattere sanitario, ma anche di qualità della vita e di socializzazione. Per questo il nostro programma intende rafforzare i servizi rivolti agli anziani, sia quelli relativi alla gestione della non autosufficienza, che quelli relativi alla promozione della cittadinanza attiva.
In particolare si punterà a:
-Rafforzare l’ assistenza domiciliare per ridurre il più possibile il fenomeno del ricovero degli anziani nelle case di riposo e per favorire il mantenimento dell’anziano nella propria casa e famiglia anche mediante la gestione convenzionata del servizio da parte delle cooperative sociali.
-Attivare azioni di supporto per la riqualificazione del mercato dell’assistenza privata.
-Potenziare, in termini di risorse, gli assegni di cura per le spese vive delle famiglie che accudiscono parenti anziani non autosufficienti, investendo anche in risposte di tipo innovativo come il volontariato di prossimità e la promozione delle reti famigliari di mutuo aiuto.
– Fornire più servizi e assistenza ai disabili creando altri spazi e percorsi sportivi adeguati.
-Dare una struttura seria ed efficiente al servizio di telesoccorso e teleassistenza.
– Ridare dignità, stimolare e utilizzare al meglio i lavoratori del reddito minimo.
-Consolidare le opportunità di socializzazione promosse dal Comune (centri di incontro per anziani, corsi di ginnastica, gite sociali, soggiorni climatici in località marine, montane e termali) finalizzate non solo a combattere il fenomeno della solitudine, evitando fenomeni di desocializzazione, ma anche a promuovere un livello di salute e benessere sociale.
-Sostenere i circoli cittadini e i dopolavoro aziendali, che svolgono un ruolo di incontro, aggregazione e socializzazione per lavoratori, anziani e pensionati.
– Organizzare il servizio infermieristico itinerante in diversi giorni della settimana.
Si provvederà alla creazione di un vero e proprio “Ufficio stranieri” per facilitare la loro vita quotidiana, che si articola all’interno di una complessità sociale e civile che poco conoscono e che si deve confrontare con abitudini, cultura, lingua molto diverse dalle loro. L’ufficio stranieri dovrà anche essere in grado di operare un giusto controllo sui flussi presenti e sulle ricadute nei confronti della collettività, cioè un luogo di accoglienza con assistenza informativa, amministrativa e logistica ma anche un punto di riferimento istituzionale che permetta a tutti coloro che ne hanno diritto di conoscere norme e regolamenti.
– Particolare attenzione dovrà prestarsi al fenomeno del randagismo coinvolgendo le istituzioni e le associazioni al fine di non creare allarmismi ma garantendo sicurezza ai cittadini e rispetto nei confronti degli animali.
– Prevedere con azioni di prject financing la creazione di un cimitero degli animali.
– Pensare con azioni di project financing la realizzazione di un forno crematorio.
Politiche giovanili
Si continuerà a sostenere tutte le iniziative mirate a coinvolgere i giovani, valorizzandone le capacità, gli interessi e le competenze: una strada, già intrapresa, che sarà ampliata.
-Incentivare l’ apertura di locali rivolti ai giovani con proposte aggregative differenziate. Prevedendo anche che tali spazi, in accordo con gli abitanti della zona e i commercianti, tengano aperto fino a notte inoltrata.
-Seguire, sostenere e promuovere ulteriormente le molteplici iniziative che coinvolgono gli studenti e le scuole nissene: un patrimonio già molto ampio che va con intelligenza arricchito, purché ben mirato a far crescere nei bambini e nei giovani sensibilità particolari, come l’ attenzione all’ambiente, la ricerca della pace, la generosità verso i deboli, la solidarietà nei confronti dei bisognosi, ecc.
-Promuovere pratiche azioni di “start up” per aiutare i giovani che abbiano idee e progetti garantendo loro ogni tipo di assistenza informativa, tecnica e amministrativa.
-Diffondere la consapevolezza che la legalità, la tolleranza, il non profitto a tutti i costi ma anche il rispetto reciproco e il rispetto delle regole si acquisiscono solo se diventano fatti di cultura intrinseca in tutti i soggetti della società.
Salute
-Rilanciare, nell’ambito delle competenze dell’Amministrazione una nuova capacità di programmazione socio-sanitaria e una nuova generazione di politiche locali finalizzate alla prevenzione e alla promozione del benessere sociale e della salute delle persone, delle famiglie e dei cittadini.
-Esercitare appieno il ruolo e le funzioni di programmazione, controllo, corresponsabilità nel governo della sanità che competono al Comune, considerando che il Sindaco è anche il titolare delle funzioni di tutela sociosanitaria e del diritto alla salute per i suoi cittadini.
-Rafforzare il rapporto collaborativo con l’ASP locale con le sue strutture gestionali apicali, con i sindacati di categoria, con le associazioni professionali, con il volontariato.
Volontariato e cooperazione sociale
Il Comune di Caltanissetta riconosce, valorizza e agevola il ruolo svolto nella città dalle organizzazioni del “terzo settore”: volontariato, associazionismo di promozione sociale, cooperazione sociale, organizzazioni non governative e della solidarietà internazionale.
Queste organizzazioni sono importanti non solo per la loro funzione propositiva e progettuale, per cui sono coinvolte nella progettazione partecipata della città relativa al
sistema integrato dei servizi sociali, ma soprattutto per la partecipazione e la coesione sociale che realizzano e la costruzione di una cittadinanza attiva e solidale che promuovono.
Sicurezza
La sicurezza va innanzitutto realizzata attraverso azioni volte ad ottenere nella città una maggior coesione sociale, promuovendo e coordinando con enti ed istituzioni territoriali iniziative orientate a migliorare la vita dei cittadini, prevenendo il disagio sociale, l’emarginazione, la devianza e le dipendenze, responsabilizzando la famiglia, la scuola, aiutando gli anziani e individuando alternative per i giovani.
-Concordare specifiche azioni in grado di far crescere insieme consapevolezza, rigore e interventi, coinvolgendo e coordinando fra di loro le varie istituzioni presenti sul territorio.
-Presidiare il territorio cittadino anche attraverso accordi con tutte le forze di polizia.
-Accrescere la presenza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine per rafforzare la percezione di sicurezza che la dispersione abitativa spesso indebolisce, possibilmente utilizzando il servizio di vigilanza urbana 24 ore su 24.
-Rafforzare l’azione della Polizia Municipale, dotando il Corpo dei vigili degli strumenti e delle strutture mancanti (stazioni mobili attrezzate, automezzi, ciclomotori e palmari), proseguendo nei corsi di formazione e aggiornamento del personale e realizzando una maggior presenza in coordinamento e in integrazione con le altre forze di polizia presenti sul territorio, riportando la centrale operativa in centro storico.
Sport
Caltanissetta deve essere vincente e fare squadra!
Sostegno alle nostre società sportive e interventi per migliorare le strutture, grandi e piccole.
– Coinvolgimento del mondo associazionistico nelle forme di gestione.
– Caltanissetta sede di iniziative e manifestazioni di richiamo nazionale e internazionale.
-Diversificare e monitorare la gestione degli impianti aggiornando, anzi rifondando un regolamento di attribuzione e gestione delle palestre.
– Creare le condizioni per aumentare la dotazione degli impianti sportivi a disposizione della città ristrutturando inoltre quelle esistenti soprattutto i campetti di quartiere.
– Promuovere le manifestazioni sportive “aperte” (piazze in movimento, estate di sport,
salute in movimento) incrementando il coinvolgimento degli enti di promozione sportiva.
-Agevolare la formazione di società sportive nei quartieri periferici o nelle realtà disagiate, offrendo servizi di base per consentire l’accesso agevolato allo sport (mezzi di trasporto, agevolazioni tariffarie nell’utilizzo degli impianti).
-Incrementare le agevolazioni nei costi degli impianti sportivi.
-Creare le condizioni per utilizzare al meglio le palestre scolastiche.
-Tutelare, anzi rilanciare l’area del Palmintelli vero e autentico patrimonio della città.
Turismo e spettacolo
Quello del turismo è un settore in agonia. Occorre rivitalizzarlo. Bisognerà pensare, oltre ad un miglioramento dei servizi di accoglienza e informazione per il visitatore, a puntare su azioni che valorizzino i nostri punti di forza pur nella consapevolezza che questo settore si inserisce in un mercato molto difficile e concorrenziale.
Allora sarà necessario:
– creare un itinerario turistico spirituale, storico, artistico, culturale e rurale, alfine di valorizzare e fare conoscere i luoghi di apparizioni, le feste patronali, manifestazioni, pellegrinaggi, immagini sacre nel vissuto quotidiano fra arte e devozione, le testimonianze del culto dedicato a San Michele nel territorio della città di Caltanissetta.
– Promuovere una strategia integrata e congiunta di promozione religioso-culturale e sviluppo territoriale, basata su azioni e interventi concreti, rivolta alla promozione degli itinerari e del territorio, facendo partire tutte le strutture ricettive, i loro servizi di accoglienza turistica e al sostegno della commercializzazione dei prodotti legati alle realtà rurali locali.
-Incentivare – specie nel centro storico – il decoro urbano in funzione turistica in collaborazione con gli imprenditori della ristorazione e del commercio in generale.
-Proseguire naturalmente nelle azioni di valorizzazione e promozione del territorio e del patrimonio artistico e culturale della città puntando sulla manifestazioni che si sono consolidate negli anni, e che adesso costituiscono un vero patrimonio della città.
Occorre puntare su poche ma importanti manifestazioni ben distribuite nell’arco dell’anno in modo da dare continuità agli eventi e permettere a Caltanissetta di essere al centro dell’attenzione dei media costantemente e di garantire il cosiddetto “movimento” non soltanto in momenti sporadici.
Le fondazioni
Questo istituto dovrà essere oggetto di studio affinché possa essere utilizzato al fine di salvaguardare i patrimoni storici e culturali della Città, prima fra tutte le manifestazioni della Settimana Santa e la Coppa Nissena. E’ un preciso impegno la creazione di una fondazione anche per il teatro Margherita che deve diventare polo non solo di manifestazioni ma luogo di creazione di arte e cultura.
Urbanistica, Lavori Pubblici e Mobilità
Gli Assessorati all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici devono considerare il territorio un “bene comune”, una risorsa a disposizione di tutti i cittadini e fondamentale anche ai fini dello sviluppo economico della collettività. Il “governo del territorio” deve quindi essere considerato non “un fine” ma “un mezzo” attraverso il quale perseguire la tutela ambientale, lo sviluppo economico e il diritto all’abitare. La perdita di questo nesso, nel prevalere degli interessi immobiliari, impedirebbe all’Amministrazione Comunale di orientare le attività di trasformazione del territorio secondo modelli rispondenti a bisogni e desideri collettivi.
Occorrerà pertanto:
– Bloccare ogni tipo di cementificazione a fini residenziali fuori dal centro abitato se non per quelle di diritto acquisito.
-Attuare un piano generalizzato di abbattimento delle barriere architettoniche, con particolare riferimento all’edilizia scolastica e agli spazi collettivi.
-Proseguire nelle politiche di valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, ambientale, paesaggistico e culturale (costruendo, per esempio, una fontana dedicata alla Coppa Nissena in Via Xiboli, o inserendo Caltanissetta nella rete dei geoparchi europei, creazione di un parco urbano in Zona Serra della Difesa)
– Procedere alla redazione di un piano di interventi sulle strade comunali interne e vicinali e alla piantumazione del verde.
-Orientare l’attività edilizia verso gli interventi di conservazione, ristrutturazione e recupero, promuovendo le regole della bioedilizia e del risparmio energetico.
-Ricercare un equilibrio, tra i principi ispiratori del ridisegno urbanistico della città, di funzioni miste, in modo che non ci siano zone esclusivamente commerciali, direzionali, scolastiche o residenziali. Si vuole, al contrario, che queste destinazioni siano onnipresenti, così da mantenere la città viva in tutte le ore del giorno.
In pratica attuare quello che lo strumento urbanistico ci ha indicato e pensare già oggi ad una variante tesa a:
1) ai rimedi delle storture e alle lacune che si presentano nell’ultima variante approvata;
2) ripensare a soluzioni urbanistiche che aiutino lo sviluppo in ogni sua forma.
Quindi escludere il ricorso all’urbanistica “contrattata” con una ristretta cerchia di operatori, riaffermando l’esigenza di una attività pubblica di pianificazione e di controllo
del territorio che consenta all’Amministrazione Comunale di interloquire con il mondo degli operatori pubblici e privati da una posizione di “regia forte”, capace di essere, di volta in volta, volano per gli investimenti produttivi, nonché soggetto capace di cogliere gli spunti e le opportunità di sviluppo economico e sociale che possono venire dal mercato dell’imprenditoria privata e cooperativistica.
-Confermare l’obbligo di riservare determinate quantità di aree, “standard urbanistici”, alle esigenze di verde, servizi collettivi (scuole, sanità, sport, cultura, ricreazione) e spazi di vita comuni per i cittadini (parco urbano adiacente a monte di Via Rochester), dando effettiva realizzazione a una pianificazione che concretamente imponga le cessioni delle aree e generi le risorse necessarie a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria ritenute strategiche dal piano, allineando i diritti dei privati e consentendo all’Amministrazione Comunale di acquisire le aree e ottenere le urbanizzazioni ritenute di interesse collettivo.
– Lanciare una politica finalmente seria ed efficace dell’impiantistica sportiva che preveda: la ristrutturazione del monumento sportivo Palmintelli, la manutenzione straordinaria di tutti gli impianti di quartiere, il rilancio dell’area sportiva di Pian del Lago e la costruzione del previsto campo di calcio in Via Rochester.
-Migliorare la viabilità di accesso in città e di scorrimento sull’anello esterno alla città utilizzando i fondi di perequazione previsti dalla costruzione dell’autostrada Agrigento- Caltanissetta.
L’importantissimo settore della mobilità sarà sviluppato con una doppia programmazione secondo i canoni di un piano urbano della mobilità sostenibile:
a) a medio termine attraverso il PGTU (piano urbano traffico urbano) che sviluppa quattro direttrici: 1) il trasporto privato, 2) il trasporto pubblico, 3) la pedonabilità, 4) i parcheggi. Nell’ambito del PGTU sarà sviluppato adeguatamente e in tempi brevi un sistema integrato di gestione che faccia capo ad una sola entità la gestione del servizio di trasporto pubblico, dei parcheggi e del relativo controllo. Fra le iniziative immediate: annullare le strisce blu in centro storico e la creazione all’interno del Comune di un’Agenzia della mobilità, cioè che si occupi globalmente e in autonomia di tutto quello che concerne trasporti, parcheggi, segnaletica, etc.
b) A lungo termine attraverso il PUM (piano urbano della mobilità) che si occupa della programmazione, dello sviluppo dei progetti, che sostiene e supporta per questo settore la cabina di regia per la richiesta dei finanziamenti, che interagisce con il Patto dei Sindaci.