Pubblicato il: 30/11/2022 alle 11:28
A novembre la stima preliminare dell’Istat sul cosiddetto ‘carrello della spesa’ vede i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrare una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,8%); rallentano, al contrario, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%). Commentando i dati preliminari l’istituto ossera che “se nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi”.
L’inflazione all’11,8% si traduce, a parità di consumi, in una stangata pari a +3.625 euro annui a famiglia. Lo afferma il Codacons, che dopo i nuovi dati diffusi oggi dall’Istat lancia l’allarme sui consumi di Natale. “A causa dei rincari dei prezzi una famiglia “tipo”, considerata la spesa totale per consumi, si ritrova a spendere oggi 3.625 euro in più su base annua – spiega il presidente Carlo Rienzi – Disastrosi i dati sugli alimentari, i cui prezzi a novembre salgono in media del 13,6%: questo significa che un nucleo con due figli, solo per mangiare, spende oggi 1.018 euro in più rispetto allo scorso anno”.
“Siamo in presenza di un vero e proprio allarme sul fronte dei consumi di Natale – avvisa inoltre Rienzi – Con i prezzi a questi livelli, e con il caro-bollette che ancora incide sulle tasche delle famiglie, gli italiani saranno costretti quest’anno a tagliare la spesa per regali, addobbi, alimentari e altre voci legate alle festività, con immensi danni per il commercio e l’economia nazionale”.