L'esecuzione della condanna a morte di Mohsen Shekari, impiccato l'8 dicembre per avere partecipato alle proteste di piazza in Iran, segna "un punto di non ritorno, il giorno più nero, in cui si è passati a quello che l'Italia condanna da sempre, con forza, in tutto il mondo". Lo scrive in un intervento per "La Stampa" il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che esprime lo "sgomento per questa decisione, siamo sgomenti di fronte al fatto che il boia possa tornare in azione contro altri manifestanti iraniani".
"Come ho detto nel corso della manifestazione contro la pena di morte, nessuno può arrogarsi il diritto di togliere la vita ad un essere umano. La Stampa ha sollevato in questi giorni il caso di Fahimeh Karimi, una giovane madre arrestata e "scomparsa" ormai da giorni, non rintracciabile dalla sua famiglia e da chi prova ancora ad occuparsi di diritti umani in Iran. Questa donna non può scomparire nel nulla – sottolinea il titolare della Farnesina – Anche il suo caso, impone al nostro Governo una riflessione ancora più approfondita sulle prossime scelte da compiere nei confronti di Teheran. La nazione italiana vanta un'antica e profonda consuetudine di relazioni con l'Iran, fondata su un'amicizia solida fra i due popoli. Proprio per questo non bisogna esitare a parlarsi con franchezza quando è necessario".
"Il nostro dissenso è totale – scandisce Tajani – nessuno vuole minare la sovranità iraniana, l'autonomia delle sue istituzioni. Vogliamo convincere le autorità iraniane della necessità di dare ascolto alle richieste pacifiche del loro popolo. L'approccio dell'Italia all'Iran è perciò improntato alla massima fermezza, ma chiediamo alle autorità iraniane di iniziare a dimostrare segnali di moderazione, di comprensione. L'Italia continua a sperare in una prospettiva di pace, stabilità e benessere per il popolo iraniano e per l'intera regione. Ma non dimenticherà Mahsa Amini, Mohsen Shekari e continuerà a cercare verità e tutela per Fahimeh Karimi. Per tutti coloro che si trovano ingiustamente privati delle loro libertà fondamentali, per tutte le donne che subiscono ogni giorno violenze. Per difendere i diritti umani in Iran e in ogni parte del mondo. È a questi principi che si ispira la politica estera del governo italiano, del suo popolo. Semplicemente, questa è l'Italia".