La Consulta giovanile della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) invita i sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta ad affrontare con sempre maggiore determinazione i temi della prevenzione oncologica. Così una lettera è stata consegnata anche all'assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ed al prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia. In particolare nel loro appello i giovani della Lilt evidenziano che la consulta giovanile è stata avviata " nella consapevolezza che un coinvolgimento di noi studenti sia indispensabile per affrontare con sempre maggiore determinazione i temi della prevenzione oncologica".
La corretta informazione sulla prevenzione primaria, corretti stili di vita, corretta alimentazione mediterranea, esercizio fisico e … niente fumo che è il responsabile del 30% dei tumori, costituiscono il fondamento per il successo della prevenzione oncologica. Inoltre, in pochi sanno che il filtro delle sigarette è composto da acetato di cellulosa, e per ciò impiega in media 10 anni a decomporsi. I mozziconi contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini.
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette , così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Da oltre 30 anni i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto più comune al mondo: costituiscono fino al 90% dei rifiuti e spesso sono indicati come uno dei principali inquinanti di strade urbane e spiagge.
"In Italia – evidenziano i giovani della Lilt – si registra un aumento dei fumatori. Si parla di un fenomeno che riguarda il 24,2% della popolazione con 800.000 fumatori in più (+2%) secondo la più recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità. Prendiamo atto inoltre che l'Italia, tra i grandi paesi europei, è stato il primo ad introdurre una normativa volta a regolamentare il fumo in tutti i luoghi pubblici e privati e a diventare in tutta l’Europa l’esempio di un incisivo intervento nell’ambito della salute pubblica. Per questi motivi alcune città come Milano e Ravenna sono state dichiarate dalle rispettive Amministrazioni “Città libera dal fumo”, un percorso culturale che nasce da lontano e di cui riteniamo averne anche noi urgente bisogno e pertanto invitiamo le Amministrazioni a voler emanare ordinanze con le quali introdurre il divieto di fumo nei luoghi all’aperto".
Ad avanzare la proposta sono Angela Claudia Cali, Giuliana Di Forti, Ileana Papanno, Francesca Vullo e Nicola Cammarata. "La nostra proposta vuole contribuire, con ciascuna Amministrazione Comunale, ad avere la propria città più bella, più pulita, più salubre e abitata da cittadini che riconoscono il valore delle buone pratiche e del ruolo delle istituzioni nel determinarle. Ognuno può liberamente essere un fumatore e, nello stesso tempo, orgoglioso di una città che combatte l’adesione a questo vizio".