Pubblicato il: 17/01/2023 alle 10:21
Il vero Andrea Bonafede è stato interrogato a lungo dai carabinieri che stanno indagando su come Matteo Messina Denaro sia stato in possesso dei suoi documenti. Il "geometra", così è scritto nei documenti di identità sequestrati dai militari al boss di Castelvetrano subito dopo il suo arresto. Tanti i quesiti posti al vero Bonafede che è nipote di un fedelissimo del boss, residente a Campobello di Mazara.
Tra il marzo e il dicembre 2021 Andrea Bonafede, che è il nome sulla carta d'identità utilizzata dal boss latitante Matteo Messina Denaro, sarebbe stato vaccinato 3 volte contro il covid a Castelvetrano come soggetto fragile. La prima dose è stata somministrata il 18 marzo 2021. Lo scrive Repubblica online. Gli investigatori vogliono capire se a vaccinarsi sia stato il boss, in possesso della documentazione medica che attestava la sua fragilità quale malato oncologico, o il vero Bonafede che però non risulterebbe "soggetto fragile".
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è rinchiuso da ieri nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila, come confermano fonti investigative all'Adnkronos. L'ex latitante ha trascorso la prima notte in carcere dopo il trasferimento da Palermo. All'Aquila sono stati detenuti numerosi boss mafiosi, da Leoluca Bagarella a Totò Riina. Nel frattempo emerge che Il covo del latitante è una "abitazione di una persona normale", con queste parole i militari del Ros si sono espressi sul rifugio di Matteo Messina Denaro in cui avrebbe trascorso gli ultimi mesi della sua latitanza.
Nell covo ora ci sono i Ris dei carabinieri che stanno effettuando un sopralluogo. L'appartamento si trova nel centro di Campobello di Mazara in provincia di Trapani. All'interno sono stati trovati abiti di lusso e profumi particolari.