Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato questa mattina il 41bis per Matteo Messina Denaro. Matteo Messina Denaro si trova in una delle celle singole del carcere dell'Aquila. Il boss mafioso Matteo Messina Denaro si trova da ieri sera nel carcere dell’Aquila, dove resterà detenuto sotto il regime del 41 bis, dopo che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha disposto il carcere duro, su richiesta della procura di Palermo. Secondo fonti qualificate citate da Ansa, Messina Denaro sarebbe tranquillo nella sua cella singola di dieci metri quadri. Lì è affidato alle cure dei medici della Asl che lavorano dentro la struttura penitenziaria. La scelta del carcere abruzzese, infatti, sarebbe stata influenzata dalle condizioni di salute del boss mafioso, arrestato prima di una visita alla clinica La Maddalena di Palermo, dopo che un anno fa è stato operato per un tumore al colon.
Nella struttura carceraria abruzzese infatti ci sarebbe un buon reparto di medicina oncologica, che permetterebbero al detenuto di continuare le terapie a cui si stava sottoponendo ancora negli ultimi mesi. Dietro la scelta di L’Aquila ci sono anche ragioni logistiche legate alle necessità degli inquirenti. A differenza di altri penitenziari che hanno l’area del 41 bis, come Sassari, Nuoro e Tolmezzo, la struttura abruzzese permetterebbe più facili spostamenti su Roma, dove i pm avrebbero modo di interrogarlo con frequenza. La procura di Palermo aveva chiesto l’applicazione del regime di carcere duro per Messina Denaro già poche ore dopo l’arresto di ieri, 16 gennaio. La richiesta è stata inviata al ministero della Giustizia, firmata dal procuratore Maurizio de Lucia e l’aggiunto Paolo Guido. A difendere Messina Denaro è stata nominata l’avvocata Lorenza Guttadauro, nipote del capomafia palermitano Giuseppe Guttadauro.