La Procura generale di Caltanissetta ha predisposto la videoconferenza per l'udienza di domani che vede imputato il boss Matteo Messina Denaro, detenuto nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila. Lo conferma all'Adnkronos il Procuratore generale facente funzione Antonino Patti, che rappresenta l'accusa nel processo all'ex latitante accusato per le stragi mafiose del 1992. In primo grado Messina Denaro è stato condannato all'ergastolo. Per ora non risultano impedimenti per la celebrazione del processo. Domani tocca alla difesa, rappresentata dall'avvocato Gaetano Pace e dall'avvocato Salvatore Baglio, difensori d'ufficio, dopo la fine della requisitoria del pg Patti.
Il boss Matteo Messina Denaro non ha ancora visto né sentito l'avvocato Lorenza Guttadauro, la cui nomina fino a ieri pomeriggio non era stata ancora formalizzata. E' stato proprio il capomafia di Castelvetrano ad indicare Guttadauro, che è anche sua nipote, come legale di fiducia. La penalista è figlia della sorella del boss, Rosalia, e di Filippo Guttadauro. Nel frattempo all'interno del penitenziario di massima sicurezza de L'Aquila, Matteo Messina Denaro ha già fatto la sua prima ora d'aria, si è organizzato la cella ed è molto attivo, mostrandosi sempre sorridente con il personale che incrocia nel carcere, secondo quanto trapela da indiscrezioni che aggiungono: "Il suo sarebbe un comportamento anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis". A quanto si apprende da fonti informate, le sedute di chemioterapia potrebbero essere disposte in massima sicurezza in una struttura all'esterno del carcere.