Pubblicato il: 05/06/2014 alle 08:05
“L’accordo della Regione siciliana con le società di estrazione di idrocarburi rappresentate da Assomineraria, che prevede 2 miliardi e 400 milioni di investimenti e settemila unità lavorative, è l’ennesimo annuncio da parte del presidente della Regione. Altro che “cambiare verso” sull’utilizzo del petrolio e del gas in Sicilia”. Severa la critica di Franco Parisi segretario regionale Femca Cisl Sicilia e di Emanuele Gallo Segretario Generale Ust Cisl (Agrigento, Caltanissetta, Enna) a proposito dell'accordo stipulato dal Governo Crocetta in tema di royalties.
“Gli investimenti di cui parla il presidente della Regione, sono gli stessi concordati da tempo e che sono stati posticipati negli anni a causa del lassismo della Regione Siciliana che, aumentando le royalties, rischiava di far scappare le imprese. Questo dimostra, ancor di più, come la Regione non abbia un piano industriale e quindi una strategia per la Sicilia e per il territorio. Per avere una politica industriale, nel settore degli idrocarburi, la Regione riporti le Roylaties dal 20 al 10%, incentivando gli investimenti e quindi la produzione, che si traduce nell’aumento di royalties incassate dalla Regione e dal territorio.
A fronte degli annunci, la realtà di Gela è ben diversa. Se il presidente Crocetta vuole “cambiare verso”, spieghi perché il 27 maggio nessun rappresentante della Regione si è presentato alla conferenza di servizi per l’Aia,(Autorizzazione integrata ambientale) senza la quale gli investimenti già programmati non possono partire.
Stiamo parlando di un investimento che dopo l’Aia, porterà le migliori condizioni ambientali e di sicurezza per il territorio, oltreché garantire i posti di lavoro. Un territorio e un’azienda che il Presidente conosce bene, perché vi ha vissuto e lavorato. Il presidente della Regione, per “cambiare verso” – aggiungono Gallo e Parisi – intervenga quindi sulla Raffineria e invece di fantasticare occupazione per settemila unità, tutte da verificare, si attivi per quanto di sua competenza per salvare le migliaia di lavoratori della Raffineria, oggi a rischio, a causa del blocco di una parte degli investimenti”.