Pubblicato il: 10/06/2014 alle 09:41
Assicura che non v'è un istante da perdere. Vuole lavorare subito, Giovanni Ruvolo, dopo la “sbornia” dei festeggiamenti. E lo vuole fare immediatamente con la sua squadra di assessori ai quali ha già affidato le deleghe dopo che mercoledì alle 11.30, nella scuola San Giusto di viale Regina Margherita, sarà proclamato sindaco di Caltanissetta dal presidente dell'ufficio elettorale circoscrizionale Antonino Porracciolo. Giovedì mattina – l'orario non è stato ancora stabilito – in quel Palazzo del Carmine espugnato dal Polo Civico che ha mandato a casa il centrodestra dopo un quinquennio di governo, si svolgerà il passaggio di consegne tra Ruvolo e l'uscente Michele Campisi.
“Ribadisco che la nostra Alleanza per la città è una cosa seria – spiega Ruvolo parlando della coalizione che lo ha sostenuto, a cominciare dai movimenti civici fino ai partiti come Udc e Pd -. è un insieme di movimenti e partiti che si sono assunti di dare risposte serie alla città che con questo voto ci ha dato una enorme fiducia”. Ritorna a quei momenti di vita amministrativa che non vanno persi strada facendo. E lavoro di risanamento di una città smarrita, ve n'è eccome. “Gli assessori dovranno impostare un lavoro difficile che dovrà proiettare la città entro i cinque anni con obiettivi raggiunti. Gli assessori vanno lasciati tranquilli per svolgere il mandato che ci ha dato la città”, ha aggiunto il neo sindaco – l'81° primo cittadino nisseno – rispondendo velatamente a chi già prima ancora dell'insediamento pensava ad un rimpasto nella neonata Giunta per sostituire gli assessori non eletti. Ruvolo ammette di aspettarsi parecchio dal Consiglio comunale, più proposte ma anche le critiche. Lui in aula può contare su 18 consiglieri di maggioranza. “La campagna elettorale è finita – dice ancora Ruvolo – dobbiamo trovare la forza di proteggere questa città e lo farò anche per tutelare i concittadini che non mi hanno votato o che non sono andati a votare. Io sono il sindaco di Caltanissetta, non di una parte di essa”.
Giovanni Ruvolo ha parlato anche di uno scambio di telefonate d'augurio con Michele Campisi e Michele Giarratana. “Fare il sindaco è una cosa bella e difficile. A Giarratana ho detto che chiunque fosse stato il sindaco si dovesse lavorare per il bene esclusivo della nostra città. Campisi è stato gentilissimo, mi ha dato la sua disponibilità e io gli chiederò consigli su come affrontare alcune questioni amministrative. Peraltro Campisi mi ha ricordato un aneddoto legato alla nostra frequentazione del corso di ufficiali di complemento. Lui mi accolse come giovane recluta e io successivamente presi il suo posto. La staffetta s'è ripetuta dopo anni”. E ora l'uno, per come il popolo ha sovranamente voluto, consegnerà all'altro la fascia Tricolore.