Continua ad aggravarsi il bilancio delle due scosse di terremoto e delle successive scosse di assestamento che hanno colpito la Turchia sud-orientale: secondo le autorita' i morti accertati sono 1.498, in Siria sono almeno 900. Il bilancio delle vittime del terremoto in Siria e' destinato ad aumentare per la presenza di centinaia di famiglie sotto le macerie: lo hanno anticipato i Caschi Bianchi, organizzazione non governativa di protezione civile siriana.
Le vittime e i feriti sono migliaia. La scossa è stata seguita da una replica di magnitudo 7.5 e da una terza, molto forte, di magnitudo 6.0. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime "vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite". L'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell: "Ue pronta ad aiutare". La Farnesina: "Non risultano italiani coinvolti". Secondo una stima dell'Istituto Geologico degli Stati Uniti (Usgs), i morti potrebbero essere anche 10mila. Il ministro Tajani rassicura: "Tutti gli italiani sono in salvo".
L'offerta italiana di aiuto internazionale, a seguito del terremoto 7.9 registrato in Turchia, è stata accettata dall'Emergency Response Coordination Centre (ERCC) e dalla Turchia. "Più di sessanta persone tra Vigili del Fuoco, logisti e personale sanitario partiranno per la Turchia", dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. "Un advance team che garantirà l'operatività, in raccordo con le autorità internazionali, di un modulo USAR Medium (Urban Search And Rescue – ricerca e soccorso in ambito urbano), messo a disposizione – spiega il ministro – dai Vigili del Fuoco e integrato da personale sanitario del sistema maxiemergenze della Regione Toscana e della Regione Lazio". "Personale del Dipartimento della Protezione Civile e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, è partito poco fa da Pratica di Mare", ha detto il Capo Dipartimento Curcio.