Pubblicato il: 11/02/2023 alle 14:53
Avrebbero fatto a pezzi il corpo di una perosona per recuperare gli ovuli di droga che trasportava. Quattro persone sono state arrestate e due indgate a La Spezia per reati che vanno dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti, alla morte come conseguenza di altro delitto, vilipendio e occultamento di cadavere e spaccio di cocaina. Il provvedimento è stato eseguito all'alba dalla squadra mobile di La Spezia e dal Nucleo investigativo dei Carabinieri, sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale della Spezia Fabrizio Garofalo, su richiesta del procuratore capo della Repubblica della Spezia Antonio Patrono e del sostituto procuratore Maria Pia Simonetti.
Fu un escursoinista, il 17 febbraio dello scorso anno, che passeggiava con i suoi cani a Carpena di Marinasco a ritrovare le ossa del bacino e altri resti che sembravano umani. Già durante un primo sopralluogo, eseguito alla presenza del magistrato di turno, il sostituto procuratore Maria Pia Simonetti e il medico legale Susanna Gamba, fu accertato che si trattava di resti umani che appartenevano a una persona anziana. Nel corso dei sopralluoghi gli inquirenti avevano scoperto altri resti umani appertenenti alla stessa persona e tre ovuli contenenti cocaina. Da qui l'ipotesi che i resti umani ritrovati fossero di un "corriere ovulatore", successivamente confermata dai risultati dell'autopsia: la salma del corriere mostrava chiari segni di intossicazione da droga, molto probabilmente causati dalla tottura di un ovulo. Il corpo – stando a quanto emerso – presentava anche tracce di un’operazione chirurgica artigianale, evidentemente effettuata post-mortem da ignoti con l'obiettivo di recuperare la droga.