Pubblicato il: 30/06/2014 alle 16:15
Michele Giarratana, rappresentante di Caltanissetta Protagonista, a dieci giorni dalla proposta di affidare la Presidenza del Consiglio a un esponente dell’opposizione al fine di dare un segnale di grande apertura e maturità democratica, constata di aver avuto soltanto “imbarazzanti silenzi da parte del Polo Civico e chiari segnali da parte dell’UDC e del PD che ondeggiano fra il sarcasmo e l’arroganza”.
Il “silenzio”, però, secondo l’ex candidato sindaco, non è una risposta accettabile soprattutto – a suo parere – da parte di chi è stato “anni ad invocare la partecipazione democratica di tutti, una campagna elettorale in nome del civismo e della partecipazione” per culminare, al momento dell’insediamento con gli slogan “da soli non si va da nessuna parte” e “tutti dobbiamo lavorare per Caltanissetta”.
Michele Giarratana continua la sua considerazione sottolineando che per Ruvolo “cedere alle volontà bramose dei partiti” lascerebbe trasparire una “caduta di stile e di immagine che incrinerebbe irreversibilmente i suoi principi”.
Caltanissetta Protagonista, dunque, si mostra“ancora qui ad aspettare che qualcuno ci dica qualcosa; saremmo disposti anche a prendere atto di un banalissimo “giovanotto lasciaci lavorare”, ma il silenzio no. Il silenzio se non è inquietante è perlomeno mancanza di rispetto. Non è che chi scrive – continua Giarratana nella sua nota – si aspetta chissà cosa dalla parte politica che governa. Ne abbiamo viste fin troppe da parte del centrosinistra in questi anni per meravigliarci dell’ennesimo accaparramento di poltrona con l’arroganza mista ad ipocrisia tipica di chi ostenta numeri e preferenze fra gli applausi ipocriti e servili di apparati interessati e personaggi da quattro soldi costantemente in cerca di un padrone. Eppure ci aspettiamo di essere contraddetti dai fatti, attendiamo un atto di grande democrazia e riconoscimento nei confronti di chi non solo garantirebbe un sacrosanto e auspicabile equilibrio istituzionale ma che allo stesso tempo si porrebbe nelle condizioni di dare una seria e reale collaborazione nei confronti dell’Amministrazione”.
La logica del centrosinistra – grazie anche al quale Ruvolo ha vinto le elezioni – è per Caltanissetta protagonista ancora sintomo di “criteri e logiche del passato che massacrano e schiacciano l’opposizione per poi andare in giro a dire che rappresentanta il rinnovamento, il cambiamento, l’inversione di tendenza, una reale democrazia partecipata. Si, dei soliti noti”.