Pubblicato il: 04/07/2014 alle 10:36
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Oriana Mannella, neo consigliere Comunale eletta con la lista Caltanissetta Protagonista
Dopo le emozioni della prima volta sotto forma di un giuramento vissuto come una esperienza gratificante e qualificante della mia vita professionale, è arrivato il primo vero impegno istituzionale della mia ancora breve carriera politica.
L’elezione del Presidente del Consiglio Comunale mi ha cominciato ad aprire gli occhi su quelli che, ancor prima dell’impegno manifestato in campagna elettorale per il “bene della città”, sono i giochi della politica vissuta da alcuni come una partita a scacchi e da altri come una mano di poker.
Anche se molti, dopo le uscite pubbliche del nostro leader Michele Giarratana, avevano pensato che sotto le ceneri covasse la mia candidatura a Presidente come esponente della minoranza, non ho alcuna remora nell’affermare che mai mi ha sfiorato l’idea di potere rivestire quel ruolo perché, al di là delle doti umane e professionali che posso avere maturato nella mia carriera, mi mancano le basi di esperienza istituzionale che ritengo siano indispensabili per rivestire con padronanza questa importante carica.
Ma, anche se siamo solo agli inizi, questa prima “scoppiettante” seduta del Consiglio Comunale ha già evidenziato crepe a destra e a manca che avevo intuito, visti i comportamenti sotto banco di molti consiglieri comunali nei giorni antecedenti all’ultima seduta del Consiglio Comunale.
Allora è presto detto:
1. Il Sindaco Ruvolo vede già sfaldarsi la maggioranza faticosamente costruita nella campagna elettorale con il gruppo Udc che ha già manifestato tutta la propria insofferenza politica nei confronti degli altri consiglieri di coalizione;
2. E’ stata confermata la totale frammentazione della cosiddetta opposizione che si è dimostrata massa acefala composta da personaggi in cerca di autore, che alla fine hanno pagato l’assoluta mancanza di un coordinamento, di un programma condiviso, di un obiettivo comune che non fosse quello di cercare protezione sotto le ali, alla fine mostratesi inadeguate, di chi voleva far pesare la propria esperienza. Ma non ci può essere autorevolezza e credibilità da parte di chi partendo da destra, facendo in campagna elettorale la stampella della sinistra, e volendo in consiglio gestire la minoranza, pensa che tutto il mondo possa girare attorno a lui. Caltanissetta ha bisogno di aria nuova.
Alla fine onore al merito al neo presidente Leyla Montagnino che, conosciuta per la prima volta in questi giorni, mi è sembrata persona perbene e realmente entusiasma e innamorata della politica, intesa nel senso più positivo del termine.
A lei vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
E, sicuramente ho una grande soddisfazione, per quello che io insieme al mio collega Toti Petrantoni, abbiamo dimostrato in aula con una presenza coerente a quelli che sono ora gli obiettivi del gruppo Caltanissetta Protagonista: una opposizione attenta e non disposta ad alcun tipo di inciucio, una correttezza istituzionale con una presenza costante in aula per non far mancare il proprio contributo democratico anche se solo attraverso la votazione con “schede bianche” che hanno classificato, in assenza di un candidato condiviso dal gruppo di minoranza, il nostro ruolo di vera opposizione, insieme all’altro gruppo consiliare che si è schierato compatto (il m5s).
Spero che la cittadinanza tutta cominci quindi ad apprezzare il nostro ruolo e spero che tutti i consiglieri di buona volontà, come noi siamo, si rimbocchino le maniche e comincino a lavorare, partendo dalla composizione delle commissioni, veri e propri gruppi di lavoro da cui deve partire il rilancio dell’azione del consiglio comunale di questa martoriata città.
Tutti ripetono che i consiglieri che compongono questa adunanza pubblica sono qualitativamente tra i migliori delle ultime legislature: spero quindi che gli innegabili valori individuali ora abbiano il sopravvento sui giochi spesso poco seri della politica, per dare quelle risposte che i nostri elettori si aspettano da noi.
Nella foto: Oriana Mannella e Toti Petrantoni alla prima seduta del Consiglio Comunale di Caltanissetta