Pubblicato il: 21/07/2014 alle 08:26
Le scelte che sono state fatte sinora nell’ambito dell’azione politico-amministrativa hanno segnato una forte discontinuità col passato. In questo filone deve essere annoverata anche l’elezione del Presidente del Consiglio comunale, Leyla Montagnino, prima donna a ricoprire questa carica e persona a cui sono state riconosciute autorevolezza e capacità anche dagli esponenti delle minoranze.
Adesso, si deve passare alla composizione delle Commissioni consiliari, luoghi di proposta, di
elaborazione e di verifica degli atti politico-amministrativi che, per una coerente attività consiliare, dovranno concretizzare gli intendimenti che in campagna elettorale le forze della maggioranza e delle minoranze hanno espresso. In quest’ottica ci sentiamo di avanzare un appello a tutte le forze politiche perché si continuino ad applicare quei criteri di condivisione e trasparenza che hanno reso evidente il rinnovamento della politica a Caltanissetta.
In particolare ci rivolgiamo a quelle forze con le quali condividiamo una comune matrice civica, per lanciare l’idea di una più stretta collaborazione che superi gli artificiosi steccati dei simboli, sappia rafforzare il nuovo corso della politica nissena, per contare di più sulle scelte della politica siciliana.
Non cerchiamo accordi sottobanco né ipocrite concessioni alle minoranze sulle figure istituzionali e di rappresentanza, ma intendiamo portare a compimento con determinazione quello che il Polo Civico ha voluto rappresentare in campagna elettorale, la realizzazione di un progetto politico di ampio respiro e di fattiva collaborazione.
La maggioranza delle forze politiche in Consiglio comunale, rappresentata dall’Alleanza per la
Città, composta oltre che dal Polo Civico anche da UDC, PD e Cambiare Caltanissetta, si è
impegnata a ché il sogno di una Caltanissetta punto di riferimento del centro Sicilia e di raccordo con le aree frontaliere del mediterraneo diventi realtà. Tutti coloro che intendono contribuire a ciò saranno ben accetti nella condivisione degli oneri e degli onori, fatto salvo il rispetto assoluto del ruolo delle minoranze come elemento fondamentale di controllo della maggioranza nelle attività politico-amministrative.