Pubblicato il: 26/07/2014 alle 16:21
Al Comune di Caltanissetta non s'è placata la polemica tra le forze politiche sull'assegnazione delle presidenze delle commissioni consiliari permanenti. In una nota, il coordinamento del Polo Civico esprime alcune considerazioni.
“La vicenda della composizione delle Commissioni consiliari segna, dal nostro punto di vista, un ulteriore passo in avanti migliorativo rispetto alle pregresse esperienze. Non vogliamo rispondere genericamente a degli appunti mossi da qualche commentatore o da taluni delusi in cerca di soluzioni, ma, per correttezza e per un’esatta lettura degli accadimenti, è bene precisare, anche formalmente, come si è arrivati all’individuazione dei presidenti e dei vice presidenti di Commissione”, è scritto nel documento del Polo Civico che ha sostenuto l'elezione di Giovanni Ruvolo a sindaco.
“Premettiamo che l’argomento attiene alla responsabilità di tutte le componenti rappresentate in Consiglio comunale e che Alleanza per la città (UDC, Polo Civico, PD e Cambiare Caltanissetta) ha, sin dall’inizio, sancito i criteri di condivisione e trasparenza per raccordarsi sugli aspetti politici, amministrativi e organizzativi; inoltre il Polo Civico ha voluto esprimere pubblicamente che “non sarà mai disponibile a favorire accordi sottobanco né ipocrite concessioni alle minoranze per sostenere “rapporti privilegiati” che non esprimano apertamente la volontà di coordinare un’azione condivisa per il bene della città”.
Secondo il coordinamento del Polo Civico “le presidenze e le vice-presidenze delle sei commissioni ordinarie sono state tutte decise all’unanimità dai consiglieri di maggioranza e minoranza aventi diritto di voto, ad eccezione della Commissione Trasparenza, la settima ed ultima, per la quale la presidenza, secondo regolamento, è votata esclusivamente dalle minoranze e la vice presidenza esclusivamente dalla maggioranza. L’Alleanza per la Città, quale rappresentazione della maggioranza in Consiglio, non ha potuto e non può quindi entrare nel merito della scelta fatta dalle minoranze per la presidenza della commissione trasparenza, né tantomeno giustificare singolarmente la nomina dei vicepresidenti, anch’essi tutti nominati dalle liste della minoranza; scelta che ha destato qualche polemica, evidentemente mal indirizzata, e che andrebbe chiarita anche in questo caso, unicamente all’interno delle minoranze. Riteniamo fondamentale nel progetto di rilancio della città un dialogo non strumentale ma propositivo e costante con le minoranze e questo lo vogliamo ribadire anche rigettando l’utilizzo del termine “opposizione” per identificare i gruppi presenti in Consiglio comunale non organici alla maggioranza. Questi ultimi, comunque, hanno ricevuto un legittimo mandato dai cittadini per il controllo dell’attività amministrativa, ma, riteniamo, non debbano esimersi dal dare il proprio contributo concreto all’azione politico-amministrativa di rilancio della città”.
Il documento conclude: “Coloro che vogliono fomentare lo scontro non fanno un buon servizio né alla città né a loro stessi. Per quel che ci riguarda continuiamo a pensare che, nel rispetto dei ruoli, tutti si debba concorrere a ricostruire il tessuto sociale ed economico di un territorio che esprime tante potenzialità e che ha solo bisogno di concretezza”.