Non sopportava la puzza del fritto, perciò le minacce di morte e le botte alla madre. Ieri il patteggiamento. E’ il caso di un 40enne disoccupato, con problemi caratteriali e di dipendenze, finito a processo con l’accusa di lesioni e maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre. Il fatto che ha portato a istruire il processo, risale alla fine di aprile dell’anno scorso quando era bastato poco per far scattare i nervi del 40enne, convivente con la madre di 65 anni. La madre stava friggendo, ma lui non sopportava la puzza.
Quel fastidio lo aveva portato a lanciare a terra il piatto preparato dalla signora e a distruggere suppellettili e oggetti scaraventandoli contro il muro. Una furia contro tutto quello che gli capitava a tiro nell’abitazione. Poi le minacce di morte e infine i fatti e le mani. Aveva colpito la mamma a suon di schiaffi e spinte. Poi l’aveva presa per il collo e strappato gli occhiali da vista dal viso per poi spezzarli e distruggerli. Infine le urla e le bestemmie rivolte al muro a cui rivolgeva anche, mimandoli, calci e pugni.
Quell’aggressione gli è costata una denuncia per lesioni e maltrattamenti in famiglia. Comportamenti reiterati nel tempo che avrebbero reso la convivenza impossibile e costretto la madre a vivere in un clima di ansia non più tollerabile. L’ultimo episodio di un’escalation di violenze cominciate a gennaio del 2022. Il 40enne, difeso dall’avvocato Gaia Vergari, era stato allontanato da casa e la madre era finita in una struttura protetta. Oggi il 40enne si trova nella struttura penitenziaria di Pesaro e ha già patteggiato per un altro episodio di lesioni verso la madre a 14 mesi.
L’uomo ieri non è comparso davanti al giudice, ma l’avvocato in accordo con il pm ha proposto al giudice il patteggiamento a 2 anni e 1 mese. Pena confermata anche in virtù dell’aggravante della recidiva specifica infraquinquennale.