Quando hanno visto i carabinieri che agitavano la paletta e li invitavano ad accostare sono trasecolati. Quando i militari dell'Arma gli hanno chiesto di esibire patente e libretto il guidatore ha farfugliato qualcosa di incomprensibile. Sulle prime i carabinieri hanno immaginato che avesse la patente scaduta o che il mezzo non avesse effettuato la revisione o che non fosse assicurato. Invece no, da quel punto di vista era tutto a posto. A quel punto i militari si sono insospettiti e hanno chiesto ai due che erano a bordo, entrambi di origine albanese, entrambi da più di dieci anni in Italia. Bianco come un cencio il guidatore è sceso e ha aperto il portellone posteriore del furgone. C'erano degli scatoloni e un secchio. I primi erano vuoti. Il secondo invece era il motivo di tanta agitazione. Quando i carabinieri hanno sollevato il panno che lo copriva hanno capito. Dentro c'erano inequivocabilmente panetti di droga. Panetti di cocaina. Sedici panetti di cocaina da un chilo ciascuno. Una montagna di droga. Uno dei più consistenti sequestri effettuati negli ultimi anni in provincia di Latina.
I due sono stati arrestati e del sequestro è stata informata la Procura di Latina. Il pm di turno, il sostituto procuratore Claudio De Lazzaro, ha disposto una consulenza rapida per chiarire il grado di purezza della cocaina. I militari del nucleo operativo della compagnia del capoluogo ritengono che la droga sia purissima e non ancora tagliata. Se l'ipotesi verrà confermata parliamo di un sequestro di stupefacente che sul mercato avrebbe futtato una volta tagliato e suddiviso in dosi da un grammo una cifra che si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro.
Già sabato sera è stata effettuata una perquisizione nell'abitazione dove risultano domiciliati i due albanesi, un appartamento nella zona di viale Kennedy. Dentro i carabinieri non hanno trovato nessuno né hanno rinvenuto altra droga. Il furgone è risultato di proprietà del conducente e in particolare di una società che aveva creato anni fa per commerciare fiori.
I due arrestati – che hanno 35 e 46 anni – sono risultati completamente incensurati e questo fa ritenere agli inquirenti che siano stati usati per trasportare la droga. Sono stati bloccati da una pattuglia dei carabinieri a Borgo Grappa nei pressi della rotonda da dove si raggiunge la Mediana ma al momento non si sa dove fossero firetti. I due quando sono stati portati in caserma al comando provinciale hanno preferito restare in silenzio. Con ogni probabilità questa mattina saranno interrogati per la convalida (Il Messaggero).