Pubblicato il: 13/04/2023 alle 14:29
“Come dappertutto la criminalità mafiosa è presente su questo territorio soprattutto con estorsioni e traffico di stupefacenti. Non è meno rilevante anche la preoccupazione che con i fondi Pnrr possano esercitarsi ulteriori pressioni sul mondo degli appalti”. E’ quanto affermato dal deputato del Pd Antonello Cracolici, presidente della Commissione Regionale Antimafia dell’Ars che oggi si è riunita a Caltanissetta.
“Mi pare che la struttura dello Stato qui a Caltanissetta è attrezzata e consapevole delle sfide che sono davanti a questo territorio e anche delle modalità con cui contrastare la criminalità mafiosa. Emerge – continua Cracolici – che anche questo territorio ha centinaia di beni confiscati, molti di questi destinati, ma alcuni di essi non sono poi stati trasferiti alla gestione sociale. Per cui abbiamo situazioni per le quali alcuni beni sono destinati ai Comuni ma i Comuni non riescono a trasferirli al terzo settore o al privato sociale e ancora beni che non sono ancora destinati o per difficoltà giuridico amministrative o per lentezze burocratico amministrative, da parte dell’agenzia dei beni confiscati, e che quindi non sono ancora nella disponibilità del territorio".
"Tra l’altro – aggiunge – con il Pnrr c’è una misura specifica che consente di ristrutturare alcuni immobili confiscati. C’è anche un problema che va risolto che è quello dell’utilizzo delle stesse famiglie mafiose a cui sono stati confiscati i beni spesso rioccupando i beni, sia in termini di gestione residenziale, ma in alcuni casi di gestione economica dei beni stessi. Ma soprattutto c’è un problema su cui dobbiamo ragionare perché mi fa impressione che in tutta la provincia nissena non ci sia un consorzio tra i comuni per la gestione dei beni confiscati. Credo che su questo bisogna fare il salto di qualità perché questa è una delle sfide su cui si gioca la credibilità dello Stato che una volta che sottrae le risorse ai mafiosi deve restituirli ai territori e all’opinione pubblica”.