Pubblicato il: 21/04/2023 alle 08:58
Gli esiti della riunione della Commissione sanità del 30 marzo, di cui si dà atto sulla stampa di questi giorni suscitano perplessità e preoccupazione. A colpire è innanzitutto la vaghezza delle informazioni e l’assenza di impegni precisi su problemi che da troppo tempo affliggono i cittadini nisseni: la carenza di personale ospedaliero, la lunghezza delle liste di attesa ed i ritardi nell’erogazione di prestazioni essenziali, lo stato del pronto soccorso e l’attivazione delle specialistiche ad oggi ancora mancanti.
Nessuna chiarezza emerge anche su questioni di rilevanza strategica per il futuro del nostro territorio: la designazione dell’Ospedale Vittorio Emanuele quale sede della facoltà di Medicina, la realizzazione e la gestione delle Case di comunità, l’individuazione della nostra città come sede del quarto Policlinico siciliano. Su tutti questi temi mancano risposte esaustive e si continuano a coniugare verbi al futuro, il ché, dopo anni di disservizi, è francamente inaccettabile.
Ad oggi non è chiaro quando si concluderà il concorso per 192 sanitari indetto ormai il 31 ottobre 2022 e di quante nuove unità di personale potrà effettivamente disporre la nostra ASP, non si comprende con quali risorse e con quale personale verrà attivata la Casa di comunità prevista presso l’ex Ospedale Vittorio Emanuele, né è chiaro se potrà effettivamente convivere con la facoltà di Medicina qualora quest’ultima dovesse essere realmente trasferita in quella sede.
In merito alla destinazione dell’ex Ospedale quale sede universitaria, peraltro, non si comprende se le parole pronunciate dal dott. Fiorella avanti la Commissione consiliare rappresentino un suo mero auspicio o se facciano seguito ad un impegno vincolante e definitivo assunto dall’ASP. Non convincono nemmeno le risposte fornite a proposito delle crescenti liste d’attesa, che costringono tante persone a rivolgersi a strutture private per ricevere le cure cui avrebbero diritto ed in alcuni casi estremo bisogno. Di fronte a questo vero e proprio dramma non ci basta leggere che “è in itinere una nuova piattaforma a gestione regionale”, soprattutto in un contesto segnato dai tagli che il Governo nazionale ha già operato sulla sanità pubblica e che rischiano di aggravare ulteriormente il problema.
Infine, non convince affatto la mancanza di impegni precisi in merito all’attivazione delle specialistiche previste dalla normativa sui DEA di II livello e non ancora presenti presso l’Ospedale S. Elia. Sappiamo bene che l’integrale attivazione delle specialistiche sarebbe necessaria anche per l’individuazione del nostro Ospedale quale sede del quarto Policlinico siciliano e per tale ragione non possiamo accontentarci di un regime in convenzione esterna. Insomma, le risposte fornite dalla direzione sanitaria non ci rasserenano, ma a dire il vero ci lasciano perplessi anche le domande di chi dovrebbe rappresentare i cittadini di Caltanissetta in Consiglio Comunale.
A leggere il Verbale della Commissione consiliare, infatti, non si ritrova alcuna richiesta di chiarimenti puntuali a proposito delle tempistiche dei concorsi, delle risorse disponibili e delle modalità di attuazione dei diversi interventi illustrati dal direttore sanitario. Anche quest’utile occasione di confronto ci pare quindi che si sia risolta in un nulla di fatto. Di fronte a questa inconcludenza, noi continuiamo a ribadire l’esigenza di un sistema sanitario all’altezza dei bisogni e dei diritti delle persone e continuiamo a chiedere risposte precise alle diverse questioni che da anni i cittadini pongono al sistema sanitario locale, da ultimo anche attraverso associazioni a tal scopo appositamente costituite. Non ci fermeremo di certo davanti a domande mal poste, o a risposte incerte ed evasive.
Carlo Vagginelli
Segretario Circolo PD Guido Faletra