Dopo la manifestazione regionale svoltasi a Caltanissetta per dire no all’Autonomia differenziata, si è tenuto nei giorni scorsi presso la sala convegni di un noto hotel del capoluogo nisseno un seminario dal titolo: “Autonomia differenziata: opportunità o destrutturazione?”, organizzato dall’associazione “Proteo fare sapere” in collaborazione con la Flc Cgil e la Cgil di Caltanissetta.
I relatori e le relatrici, provenienti da varie zone d’Italia, sono stati/e: Lillo Fasciana, della FLC CGIL di Caltanissetta e coordinatore dei lavori del seminario; Marina Boscaino, docente e componente dell’Esecutivo Nazionale del Comitato NO AD; Paolo Flamini, medico ospedaliero, giornalista e facente parte del coordinamento nazionale Forum per il diritto alla salute; Paolo Liberati, ordinario di Scienze delle Finanze presso l’Università Roma 3; Monica Grilli, docente di Torino e membro dell’Assemblea Generale Nazionale Flc Cgil “Le Radici del Sindacato”; Grazia Maria Pistorino, segretaria nazionale FLC CGIL; Adriano Rizza, segretario generale FLC CGIL Sicilia; e infine Alfio Mannino, segretario generale CGIL Sicilia, che ha proposto una raccolta firme per chiedere al presidente della regione siciliana Renato Schifani di ritirare il proprio sostegno al progetto dell’autonomia differenziata, già dato in occasione della conferenza Stato-Regioni.
Ha aderito all’iniziativa in uno spirito di rete l’associazione Ondedonneinmovimento, rappresentata per l’occasione da una delle socie, Maria Grazia Pignataro. “Consideriamo urgente – afferma Diego Stagno, segretario generale della FLC CGIL di Caltanissetta – lanciare e costruire, a partire dai luoghi di lavoro, una grande mobilitazione che coinvolga lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, pensionati e pensionate, disoccupati e disoccupate per renderli consapevoli delle conseguenze socio-economiche che avrebbe l’Autonomia differenziata nel Sud del Paese oltre che minare le fondamenta l’unità della Repubblica italiana, unica e indivisibile secondo il dettato costituzionale”.