Pubblicato il: 11/09/2014 alle 11:10
C'è poco da fare: i nisseni da qui alla fine dell'anno saranno chiamati a pagare per il 2014 delle tasse gravose a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo regolamento municipale della Iuc (Imposta unica comunale), che comprende la Tasi (tassa sui servizi indivisibili, che in pratica è l'ex Ici ed ex Imu) e la Tari (tassa sui rifiuti).
Una vera “stangata” a cui il Consiglio comunale, uniformandosi quasi integralmente alla delibera precedentemente esitata dalla Giunta – quasi all'unanimità – non ha potuto sottrarsi, poichè l'ente al fine di pareggiare il bilancio e assicurare i servizi istituzionali entro il prossimo mese di dicembre deve introitare poco più di quattro milioni di euro con la Tasi e circa dodici milioni di euro con la Tari.
La Tasi si pagherà al 2,5 per mille per la prima casa e al 1,8 per mille sulle seconde case e il calcolo si farà sulla rendita catastale. Un forte sgravio per le rendite catastali pari a 200, ma si tratta di un esiguo numero di abitazioni fatiscenti del centro storico. Le altre due fasce sono le rendite catastali a 300 e 400. Si tratta di aliquote quasi al massimo consentito dalla legge. Tutti gli emendamenti votati, sono stati esitati di comune accordo tra maggioranza e opposizione dalle commissioni affari generali e bilancio.
Alla fine le tariffe sulle tasse approvate non si discostano moltissimo da quelle approvate dalla Giunta qualche settimana fa: per quanto riguarda la Tasi tutti i proprietari pagheranno la tassa sulla prima casa. Per il resto si dovrà tener conto della rendita catastale di ciascuna abitazione: si pagherà (entro il 16 ottobre la prima rata ed entro il 16 dicembre la seconda) 34 euro per le case con rendita catastale sino a 200 euro, 126 euro per quelle sino a 300 euro, e 168 per le case con una rendita di 400 euro.
Il Consiglio – a conclusione dei quasi 60 emendamenti presentati e votati – ha apportato delle migliorie destinate a favorire le famiglie con un numero sempre più elevato di figli, i commercianti del centro storico, ed in particolare quelli che si ritrovano ad affrontare dei disagi economici procurati dalla esecuzione dei lavori pubblici effettuati per di ripavimentazione e la sistemazione di corso Vittorio Emanuele, che saranno completati prevedibilmente alla fine del prossimo mese di febbraio.