Pubblicato il: 27/07/2022 alle 12:01
Riceviamo e pubblichiamo da parte di Annalisa Petitto, consigliere comunale del Pd. “Fateli governare e si autodistruggeranno”. E così fu. Per tre governi dell’Italia, a Roma città, a Gela e a Caltanissetta, tanto per fare degli esempi di rapida portata. I cinque stelle, bravissimi nell’orale delle campagne elettorali tra i vaffa day, le scatolette di tonno, le caste, i palazzi di vetro, crollano sempre alla prova pratica, dove c’è da amministrare e governare con dignità e visione del futuro. Disordinati nelle idee e nelle dinamiche tanto in parlamento che nel piccolo del consiglio comunale, hanno messo al bando la stabilità del paese facendo squadra con la destra: il tutto in nome di una bandiera identitaria che non sanno più neanche loro che connotati abbia. “Presenti e non votanti” hanno tenuto il numero legale in Senato alla destra, sancendo la fine di un governo che ha portato alla ribalta internazionale un’Italia europeista, atlantista, progressista.
Quell’ITALIA che serve agli Italiani (dopo due anni di pandemia e nel pieno di una guerra in Europa), che fa ripartire il motore dell’economia del tessuto industriale e finanche dell’economia domestica familiare alle prese con costi che non sono più sostenibili. Dall’acqua al gas, dalle tasse ai consumi di prima necessità. Se è impellente essere alternativi alla peggiore destra di sempre, in contesti territoriali governati dal MoVImento 5 stelle, è altrettanto indispensabile essere alternativi a loro, e non in nome solamente di un’autonomia territoriale. Si parte sempre dal basso. Anche in solitaria. A Caltanissetta città non è stato svenduto o barattato il bene dei nisseni in nome di alleanze nazionali che si è tentato ( invano) di imporci per osmosi. Precursori di un’alternativa e di un’opposizione ai 5 stelle che hanno fatto tutto tranne che garantire il presente ed il futuro della nostra città, ridotta ai minimi storici della sanità, della viabilità, dell’economia imprenditoriale, piccola e grande che sia. Impianti sportivi inesistenti, e quei pochi rimasti divenuti cantieri permanenti, centro storico desertificato, nessun evento e nessuna promozione delle nostre più antiche tradizioni ( real maestranza, settimana santa), e nemmeno eventi estivi degni di rilievo che alimentino il flusso dei visitatori e del turismo. Solo scempi architettonici ( Scala mobile- scalinata Silvio Pellico) e proclami di parchi mondiali della dieta mediterranea che al di là di operazioni convegnistiche non hanno portato un centesimo alla nostra economia cittadina, progetto che, anzi, ha elargito denari alla città di Palermo dove società del capoluogo di regione hanno avuto l’onore, con i nostri oneri, di promuovere il nostro territorio.
La nostra città!! I “difensori del popolo” di matrice Contiana, come sono tutti i 5 stelle nisseni, non hanno mai speso una sola parola a difesa del diritto alla salute dei cittadini che pure hanno urlato e chiesto interventi di polso al Sindaco, trincerato prima dietro alle dirette fb, ora dietro a lettere e note , evidentemente mai inviate ai vertici dell’ASP , visti i risultati! E se queste note esistono, per altrettanta evidenza, certificano la grande considerazione che il management dell’ASP ha per il Sindaco. Ahimè, delle due l’una. Neanche la forza e la dignità di garantire una sede legittima e consona all’università di medicina.I “difensori del popolo “ nisseni “rubano” ai piccoli ( scuole elementari e scuole per adulti) per garantire spazi ai grandi , vedi ex Ospedale Vittorio Emanuele in uso e consumo dell’Asp in beffa a finanziamenti ed opere già eseguite per renderlo sede universitaria. Sul Policlinico a CALTANISSETTA…. il famoso giocattolo rotto del Sindaco….l’oblio. In cosa ci hanno difeso i “ difensori del popolo” nisseno giunti a Palazzo del Carmine con numeri bulgari? Hanno difeso la vita, lo studio, il lavoro dei giovani a CALTANISSETTA? Ne hanno garantito la loro permanenza in città? I commercianti? Le imprese? Il turismo? La salute? Là vivibilità? La viabilità? Lo sport? La cultura? Il verde e le ville? Bocciati alla prova pratica. Cambiassero mestiere, prima di subito".