Pubblicato il: 12/11/2021 alle 15:59
"In questi anni abbiamo registrato un calo dei parti a Caltanissetta, abbiamo registrato anche una mobilità verso le altre province abbastanza corposa, vorremmo convincere tutte le donne a venire a partorire al Sant'Elia perché è un sito assolutamente sicuro che consente ovviamente di rispettare tutte le norme del caso. Il risultato che vogliamo raggiungere è proprio quello di migliorare la qualità dei servizi e, ovviamente attraverso dei percorsi guidati che partono dal territorio fino ad arrivare all'ospedale, vorremmo incentivare i parti a Caltanissetta". Lo ha detto il direttore generale dell'Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone, durante l'inaugurazione dell'area parto e del nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta.
"Abbiamo tre sale dedicate al parto – ha continuato il manager Caltagirone – è stato ristrutturato tutto il sito, sono state realizzate anche delle cromoterapie e c'è anche un arredo abbastanza moderno. E' il momento di dire alle mamme nissene di venire a partorire qui. Partiremo dai consultori per poi fare dei corsi al Sant'Elia per far conoscere i luoghi che abbiamo ristrutturato. E questo credo che contribuirà ad innalzare il numero dei parti perché tutte le partorienti si renderanno conto che non abbiamo nulla da invidiare agli altri presidi ospedalieri". Presente al taglio del nastro anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza.
"Gli ospedali sono tutti in cantiere. Il livello di arretratezza dell'edilizia sanitaria siciliana era conosciuta prima di tutto dagli utenti. Adesso siamo ad un buon punto però ancora abbiamo tante cose da fare. A Caltanissetta in particolare ci saranno ulteriori interventi che riguarderanno non solo il capoluogo ma anche la città di Gela dove si sta lavorando, Mazzarino dove c'è un progetto importante, e San Cataldo dove si sta lavorando al polo oncologico. E' un programma che ha bisogno dei tempi necessari, il coronavirus ha creato qualche difficoltà ma si procede a ritmo serrato. Siamo al 21esimo mese dall'inizio del coronavirus, quindi riuscire a mantenere una tabella di marcia, nonostante un'emergenza planetaria, penso sia un risultato apprezzabile".