Pubblicato il: 17/11/2021 alle 20:56
A Lei che ha sofferto in silenzio….
A Lei che ha gridato in silenzio
A Lei che ha pianto in solitudine
A Lei cui è stata scippata la vita….
A Lei che non ha avuto la possibilità di un futuro,,,,
A Lei che amava i suoi figli …….
A Lei che oggi non c’è più …….
A Lei che oggi ci chiede di non dimenticare..
A Lei che ha lottato con tutte le sue forze, vincendo questa dura battaglia….
A Lei dedichiamo questa serata, le nostre riflessioni, il nostro impegno, la nostra azione nell’intento comune di contrastare ogni forma di barbarie, prevaricazione e violenza. A lei il nostro forte abbraccio
Sono queste le parole del Prefetto di Caltanissetta, Dott.ssa Chiara Armenia che, subito dopo l’Inno di Mameli, hanno inaugurato la serata di ieri al Teatro Regina Margherita, dove i rappresentanti delle Istituzioni hanno voluto dedicare un sentito e delicato omaggio a tutte le donne vittime di violenza. Intervallate da noti brani musicali eseguiti dalla “Giovane Orchestra Sicula”, e introdotte dalla giornalista Ivana Baiunco, le autorità locali hanno dato lettura di messaggi, poesie, pensieri e racconti in ricordo di tutte le donne umiliate, sfregiate, che hanno vissuto nel terrore, perseguitate da quell’uomo che professava loro amore o dall’azione repressiva di un regime politico totalitario.
In apertura il Direttore Sanitario della locale Azienda Sanitaria ha letto “Ti meriti un amore” di Frida Kalho, seguita dal Sindaco del Capoluogo che ha letto una poesia di una poetessa afghana, dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza che ha ricordato la giornalista messicana Regina Martinez Perez, assassinata nella sua casa dopo essere stata picchiata e dal Questore che ha dato lettura di un brano tratto da Aspasia di Victor Hugo e alcuni pensieri della senatrice Rita Levi Montalcini. Molto toccante l’intervento del Prefetto e del Comandante provinciale dei Carabinieri che hanno ricordato, sulle note di Ludovico Enaudi, la giovanissima Lucia Mantione, una ragazzina di soli 13 anni barbaramente uccisa il 6 gennaio 1955 a Montedoro che, oltre alla brutale violenza, dovette subire anche l’onta di non ricevere l’ultimo saluto religioso. Solo nel luglio di quest’anno, dopo più di sessant’anni, sono stati finalmente resi gli onori a quella ragazzina cui finalmente è stata data l’opportunità di avere un funerale ed una sepoltura dignitosa.
Un ricordo è poi stato dedicato dal Soprintendente ai beni culturali all’artista Artemisia Gentileschi mentre i dirigenti della Prefettura hanno omaggiato le operaie della Triangle Waist Company rimaste uccise nell’incendio della fabbrica dove erano costrette a lavorare 14 ore al giorno. Infine il Vicesindaco di Caltanissetta ha letto un brano tratto dal libro di Michela Murgia. In chiusura il Procuratore generale della Repubblica e il Presidente della Corte d’Appello hanno voluto dedicare il loro pensiero alle donne vittime di violenza leggendo, rispettivamente, un testo di Fellini e un brano tratto da un libro della scrittrice cilena Isabel Allende.
Palpabile l’emozione tra il pubblico presente e tra gli intervenuti i quali, nell’intento di dare un segno tangibile dell’impegno sinergico di tutte le istituzioni accanto alle donne, hanno offerto la loro dedica e manifestato la loro vicinanza a tutte le donne che, in silenzio, hanno sopportato offese, minacce e violenza dai loro aguzzini. L’evento di ieri rappresenta l’inizio di un percorso condiviso che le locali Istituzioni intendono proseguire con le scuole tramite la diffusione del filmato della serata, allo scopo di avviare un progetto formativo finalizzato a stimolare riflessioni e a promuovere la cultura del rispetto e della parità di genere tra le nuove generazioni.