Pubblicato il: 02/04/2015 alle 09:02
Si è svolto il seminario di formazione dedicato all’abuso sui minori organizzato alla Kinders' School e condotto dalla nota criminologa Roberta Bruzzone.
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato operatori del settore medico, sono stati messi alla luce i segnali che un adulto deve cogliere come “allarme di un eventuale abuso o violenza” subita da una fascia debole che non sempre ha la forza o la capacità di denunciare il crimine.
Davanti a un pubblico attento e curioso, dopo aver allestito una possibile scena del crimine con l’ausilio di un manichino e qualche giocattolo che verosimilmente si può ritrovare in un contesto vissuto da un minore, Roberta Bruzzone ha mostrato anche fotografie di reali scene del crimine.
Argomentazioni teoriche, statistiche e dimostrazioni pratiche con l’ausilio di tamponi e luminol ma, in caso di abuso, i relatori hanno voluto sottolineare il ruolo determinante che può essere svolto da un insegnante. Queste figure, infatti, imparano a conoscere, giorno dopo giorno, gli studenti e possono comprendere eventuali disagi o malesseri riscontrati.
Da non sottovalutare nemmeno i social network che ormai sono parte integrante della vita dei minori e che possono diventare scenari di abusi su coetanei o, al contrario, luoghi nei quali poter diventare vittime innocenti di bullismo. In questo caso devono essere i genitori i primi a monitorare le attività telematiche dei propri figli e andare a monitorare lo stato di salute psicologica o i siti internet visitati.