Pubblicato il: 25/12/2019 alle 09:57
Un successo superiore alle previsioni quello riscosso dalla prima edizione del CineVolta Film Festival, la rassegna nazionale del cinema scolastico svoltasi il 17 e 18 dicembre presso l’auditorium G.Bufalino e organizzata dall’I.I.S.A. Volta di Caltanissetta, con il coordinamento delle docenti Monica Alaimo e Adriana Valenza e la direzione artistica del dott. Enrico Pulvirenti. Numerosi istituti scolastici, da tutta Italia, hanno partecipato alla gara, con ben trentasei cortometraggi tutti incentrati sul tema proposto dal bando: le differenze di genere e gli stereotipi. Delle opere filmiche presentate, venti hanno ottenuto l’accesso alla fase finale del festival, tra le quali la giuria popolare, formata da un gruppo di studenti del Volta,ed il comitato scientifico, presieduto dal Dirigente Scolastico Vito Parisi, hanno conferito due menzioni speciali e sei premi, denominati in base alle motivazioni della scelta: Premio Nisa al miglior cortometraggio delle scuole superiori La voce di Alice, realizzato da “Rete Scuola Basso Piave” di San Donà di Piave (Venezia); Premio Sabucina al miglior cortometraggio delle scuole medie Ma chi ti conosce presentato dall’ Istituto Comprensivo “Caporizzi – Lucarelli” di Bari; Premio Speciale Adelasia a Cristallo, giudicato il miglior cortometraggio ispirato al tema dell’edizionee realizzato dal Liceo Classico “Minghetti” di Bologna; Premio Leonardo Sciascia conferito per l’originalità nell’indagine della realtà aFotografie, realizzato dall’Istituto Comprensivo “Caponnetto–Plesso Giovanni Verga” di Caltanissetta; Premio Giufà al personaggio meglio rappresentato attribuito in ex aequo ai corti
Intervista a Oscar Wilde e Una piccola crepa, realizzati rispettivamente dall’ Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Mazzini” di Vittoria (Ragusa) e dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Manzoni– Juvara” di Caltanissetta; Premio Tritone alla migliore produzione
Comizi d’amore – Via col Fanti, realizzato dal Liceo Scientifico “Manfredo Fanti”, di Carpi (Modena). E infine le due menzioni speciali, conferite, la prima, dal Presidente di Giuria Dirigente Scolastico Parisi al cortoA mare, firmato dall’Istituto Comprensivo “Zingarelli” di Bari; e la seconda, dalla Giuria Popolare degli studenti del Volta, assegnata al corto
Aqua , presentato dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “Omar” di Novara.
Come previsto dal bando, tutti gli elaborati hanno sviluppato, tramite il linguaggio filmico, la riflessione su un ambito tematico di scottante attualità culturale, soprattutto nell’universo giovanile, quello cioè delle differenze di genere e dello sradicamentodegli stereotipi; ambito declinato in varie sfaccettature: la questione femminile, le pari opportunità, il rapporto tra i sessi e la violenza di genere, l’immigrazione, l’accoglienza e l’integrazione multiculturale, il bullismo e le varie forme di discriminazione, la disabilitàe l’inclusione, la legalità come obiettivo da perseguire nel concreto quotidiano, l’adolescenza e le difficoltàper la realizzazione dei propri sogni; l’omosessualità e, in generale, la lotta contro l’incultura dei pregiudizi.
Tutti temi di forte valenza formativa, che hanno reso arduo il compito di entrambe le giurie, chiamate ad operare una scelta non facile per il conferimento dei premi. In particolare la giuria popolare, durante la mattina di mercoledì 18 dicembre, ha visionato tutti i cortometraggi finalisti, poi apprezzati dal folto pubblico intervenuto alla lunga kermesse cinematografica pomeridiana, condotta con stile impeccabile dal presentatore Angelo Palermo e dalle due studentesse Edera Anzalone e Francesca Licandro. Molto applauditi anche gli intermezzi musicali dell’evento: l’iniziale performance dell’orchestra del Volta, diretta dal prof. Francesco Fiaccabrino e l’esibizione del giovanissimo Carlo Mistretta,primo oboe della Young orchestra di Santa Cecilia, allievo dell’istituto, il cui talento di oboista ha emozionato tutti i presenti.
Uno spazio particolare è stato poi dedicato all’operarealizzata dalCINEVOLTALAB, il gruppocinema dell’istituto: il cortometraggio fuori concorso,firmato dal filmmaker Salvatore Pellegrinoe realizzato con il coordinamento delle docenti Alaimo e Valenza, è stato intitolato programmaticamente Il fuorigioco…( spiegato ad una ragazza) e narra il dilemma di Carla, un’adolescente dimidiata tra gli stereotipi culturali e le proprie aspirazioni personali e la voglia di autodeterminazione della stessa; la famiglia infatti la spinge fortemente a praticare la danza classica, disciplina femminile per antonomasia secondo gli stereotipi di genere, mentre lei sogna di diventare una calciatrice, ambizione pregiudizialmente considerata maschile. Proprio come anticipa il titolo dell’opera, la tenacia della protagonista mette in luce le persistenti barriere culturali affrontate dalla donna che tenta di inserirsi in un contesto prevalentemente maschile, nel quale, troppo spesso e aprioristicamente, il soggetto femminileviene giudicato inadeguato e inferiore.
Come hanno spiegato le due docenti referenti, la realizzazione del CineVolta Film Festival e la produzione del corto del CINEVOLTALAB costituiscono i prodotti finali di un lungo e approfondito percorso formativo, effettuato grazie ad un bando di concorso, indetto congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e da quello dei Beni Culturali e inserito nel Piano Nazionale Cinema per la scuola.Il Volta è stato selezionato su scala nazionale ad accedere a questo innovativo bando ministeriale, presentando e poi attivando un progetto completo, molto articolato e strutturato in tre fasi principali: la prima,propedeutica, ha consentito agli studenti di approfondire il rapporto tra la differenza di genere e il cinema, partecipando, durante lo scorso mese di aprile, aquattro seminari, tenuti da esperti esterni, sull’abbattimento degli stereotipi:il prof. Alberto Trobia, Docente di sociologia presso l’Università di Palermo, ha trattato della persistenza degli stereotipi e dei pregiudizi nella società odierna;la dott.ssa Lidia Trobia, Presidente dell’associazione Donne-onde in movimento, ha approfondito gli stereotipi di genere; la dott.ssa A Giannone, vice Presidente dell’associazione Galatea onlus, ha illustrato il tragico percorso che spesso, iniziando dagli stereotipi di genere, sfocia nella violenza contro le donne; infine la prof.ssa Giuseppina Tumminelli, Docente di sociologia generale presso Università di Palermo, ha esteso l’ambito tematico al concetto generale della diversità.
Contestualmente ai seminari, gli studentihanno partecipato a quattro cineforum, presso il Cinema teatro Moncada di Caltanissetta, dove, sotto la guida dell’esperto Enrico Pulvirenti, ricercatore per la Cineteca di Bologna, sono stati proiettati e discussi i film In Beetween(Libere disobbedienti innamorate) e Mustang, opere prime rispettivamente delle registe Maysaloun Hamoud e Deniz Gamze Ergüven;Indivisibili di Edoardo de Angeli ed infine La donna elettrica di Benedikt Erlingsson.I corsisti, sotto la guida del filmmaker Salvatore Pellegrino, hanno poi seguito un laboratorio di decodifica e di lettura filmica, studiando il percorso di scrittura cinematografica, che, partendo dall’ideazione di un soggetto, porta alla sceneggiatura; infine gli studenti sono stati guidati alla realizzazione del cortoIl fuorigioco…(spiegato ad una ragazza), stimolati dalle riflessioni nate dai laboratori propedeutici e dalla visione dei film durante i cineforum.
La seconda fase del progetto è stata svolta con metodo laboratoriale e incentrata sulla produzione di un audiovisivo e più precisamentesulla regia, sulla direzione della fotografia, sul montaggio, sulla musica e sulla recitazione.Successivamente si è costituita una troupe di lavoro formata dagli studenti, affiancati durante la fase di lavorazione da un esperto per ogni settore, che ha visto la realizzazione del cortometraggio già citato. Si è avuta anche la possibilità di intervistare alcune giocatrici della Nazionale italiana di calcio femminile,in un incontro a Palermo, il cui contributo è stato inserito nel cortometraggio.Sono stati inoltre acquistati tutti i materiali, beni e servizi che hanno reso possibile la realizzazione delle due fasi sopra descritte.
La terza fase del progetto infine è culminata nella realizzazione del CineVolta Film festival-Premio Nisa, rassegna nazionale del cinema scolastico, il cui bando è stato diffuso su scala nazionale tramite i Centri regionali per i Servizi Amministrativi.
La manifestazione, oltre alla gara di cortometraggi studenteschi, ha previsto un altro evento di alto profilo culturale, svoltosi martedì 17 dicembre, sempre presso l’auditorium G.Bufalino e indirizzato ad un pubblico più specialistico: la proiezione del docu-film1893: L’inchiesta, firmato dalla giornalista e documentarista catanese Nella Condorelli; l’opera si presenta comeun viaggio cinematografico in una pagina dimenticata della storia e tratta dall'inchiesta realizzata nel 1893 da Adolfo Rossi, un giornalista veneto che, visitando per la prima volta una Sicilia sconosciuta, rimane stupito e affascinato dalle donne, strenue e tenaci lottatrici contro gli atavici privilegi dei latifondisti. Conclusa la proiezione, Nella Condorelli ha espresso alcune sue considerazioni in merito al docu-film, descrivendo il propedeutico lavoro di ricerca storica svolto; proprio in nome della fedeltà storica, la regista, nonostante le numerose rivisitazioni del copione, ha scelto volutamente di mantenere il linguaggio usato da Rossi e dalle persone intervistate, sottolineando anche come la lentezza delle scene non sia casuale, ma programmata affinché il pubblico possa conoscere approfonditamente la condizione della Sicilia di fine Ottocento, tramite il pensiero dei “vinti” vittime di croniche discriminazioni sociali.
Non a caso la figura di Adolfo Rossi è stata motivo di ispirazione anche per altri lavori successivi della documentarista, come ad esempio La storia vergognosa: fil rouge della produzione della dott.ssa Condorelli è l’indagine su aspetti storici spesso trascurati, come, ad esempio, il ruolo delle donne nella Storia e nei singoli eventi. A conclusione del pomeriggio, l’emozionante dialogo inscenato tra l’attore Carmelo Rappisi e la studentessadell’istituto Sofia Sciaulino, che hanno svolto rispettivamente il ruolo del narratore e quello di Concetta, donna che cerca di ribellarsi ai maltrattamenti del partner e poi ai suoi atti di violenza domestica;il dialogo ha esemplificato la tragica vicenda di una moglie maltrattata, indifesa e sola, che alla fine rimane vittima di femminicidio.
L’intero progetto e la “due giorni” filmica hanno fin da subito prodotto una portata culturale di evidente spessore, molto significativa sia per il Volta sia per il capoluogo nisseno, come dimostrano il numero delle adesioni e soprattutto il diretto coinvolgimento di istituti scolastici di tutta Italia, le cui delegazioni intervenute hanno espresso parole di elogio per l’organizzazione dell’evento e per le risorse culturali e artistiche della città. A testimoniare ulteriormente l’altissimo livello della manifestazione, l’intervento delle Autorità locali, tra cui il Rappresentante della Prefettura Fabio Malerba, il Vicesindaco Grazia Giammusso, l’Assessore allo Sport Fabio Caracausi e quello alla Cultura Marcella Natale. I primi tre, in qualità di componenti aggiunti, hanno costituito il comitato scientifico del Festival, formato, oltre che dal Dirigente Parisi e dal film-maker Totò Pellegrino, anche da esperti appartenenti all’ambito professionale specifico, quali la dott.ssa Maria Lombardo, rappresentante del Sindacato nazionali dei Giornalisti cinematografici italiani ed il dott. Ignazio Vasta, Presidente regionale del Centro siciliano per gli studi cinematografici.Madrina della manifestazione la giovane artista nissena Adriana Tuzzeo, ex allieva del Volta, la quale, rivolgendosi ai giovani presenti, li ha esortati a credere nei propri sogni con tenacia, guardando oltre le difficoltà.
Profonda soddisfazione infine è stata espressa dal Dirigente Scolastico Parisi per l’eccellente riuscita della manifestazione, frutto di una sinergia di squadra che ha coinvolto tutte le componenti del mondo della scuola: i docenti ed in particolare le prof.sse responsabili Alaimo e Valenza, gli studenti, le famiglie ed il personale ausiliario,tecnico e amministrativo coordinato dal Direttore per i Servizi Generali e amministrativi Riccardo Solito. Il Dirigente, concordando pienamente con il dott. Pulvirenti circa la valenza formativa del cinema, ha espresso le difficoltà incontrate durante il percorso progettuale, il cui superamento ha permesso di realizzare una rassegna scolastica di rilevanza nazionale, ponendo a confronto istituti scolastici appartenenti a contesti geografici e culturali molto diversi, permettendo di raggiungere un fondamentale obiettivo comune, quello di costruire una rete articolata e vasta di relazioni umane e professionali, ancor più significativo, operando in un’ epoca contrassegnata spesso da odio e intolleranza.
Un bilancio eccellente, se si pensa soprattutto che il team delVolta si è cimentato da neofita in un progetto cinematografico di livello nazionale, che, come ha anche affermato il dott. Vasta, ha valorizzato la rete delle risorse culturali locali, evidenziando, tramite la scuola, i punti di forza di Caltanissetta, provincia troppo spesso fanalino di coda per le sue criticità socioculturali.