Pubblicato il: 01/08/2019 alle 12:32
Ad oggi non si è andati oltre alle promesse e a Gela non esiste ancora un centro un centro diurno per i soggetti affetti da autismo. Stamane, davanti i locali dell’Asp di via Madonna del Rosario, l’ennesima protesta da parte dei familiari e delle associazioni che da anni portano avanti questa battaglia.
“E’ l’ennesima protesta – ha dichiarato Antonino Biondo, presidente dell’associazione Amautismo – per la mancata attivazione di un servizio che rivendichiamo almeno da tre anni e che è garantito dalla legge ma non applicato nel nostro territorio. Da parte delle istituzioni abbiamo avuto tante belle parole. Come atti concreti abbiamo avuto da parte del Comune la disponibilità dei locali di via Ascoli e concessi all’Asp ma da quel momento è mancato il passaggio successivo, cioè la creazione effettiva del centro diurno sia come ristrutturazione dei locali che come attivazione dei servizi con personale specializzato atto a lavorare su persone con disabilità in età adolescenziale e adulta particolarmente. Non che per le altre fasce d’età ci sia una situazione migliore perché mancano ancora tanti servizi per la diagnosi precoce, per le terapie intensive e mi riferisco all’applicazione di terapie scientificamente validate dal servizio sanitario nazionale quale la terapia Aba. Nel frattempo abbiamo i genitori che protestano e contestano questa mancata attivazione. Non possiamo accettare che Gela, una città così popolosa e che purtroppo riscontra anche una frequenza di questa patologia non abbia un centro diurno. Lamentiamo anche il fatto che oggettivamente non si è messo a punto il database della disabilità per sapere quante sono le persone affette da autismo, cosa che avrebbe consentito di accedere più agevolmente a determinati fondi. Non possiamo accettare l’incontro periodico con le istituzioni e in particolare con quelle sanitarie che ci danno messaggi tranquillizzanti e ancora dopo mesi non essere ricevuti, non avere un programma, delle scadenze, non avere degli impegni concreti”.
Alla protesta svoltasi stamane a Gela, ha preso parte anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Gela, Nadia Gnoffo. “L’impegno di questa amministrazione – ha dichiarato – è indirizzato verso l’implementazione è il potenziamento di servizi e degli interventi necessari alle esigenze, sempre più urgenti, di natura socio -assistenziale e socio-sanitaria della comunità. Vogliamo prenderci in collaborazione con l’Asp un impegno serio e concreto con le famiglie. Con l’Asp intercorre un dialogo e confronto costante. Ieri ho sentito il direttore, Alessandro Caltagirone, il quale si rendeva disponibile per un incontro con le famiglie, le aggregazioni, le associazioni e la consulta. Incontro che è stato fissato per oggi alle 14 presso la sede direzionale dell’Asp. A causa di improrogabili impegni non ha, infatti, potuto partecipare ed intervenire oggi in occasione del sit – in. Il direttore generale Alessandro Caltagirone e il direttore sanitario Marcella Santino, per quanto mi è stato riferito stanno lavorando per rendere stabile il personale presente e stanno attivando tutte le procedure necessarie per implementarlo”.