Pubblicato il: 29/01/2018 alle 19:05
Commemorato oggi, presso la caserma della stazione dei carabinieri, il 72esimo anniversario della morte di otto militari dell’Arma dei Carabinieri trucidati in contrada Rigiulfo, nel territorio del comune di Mazzarino dopo un lungo, penoso peregrinare avvenuto dopo la cattura, avvenuta con l’inganno e soverchiante uso di forza nel territorio di Feudo Nobile, nei pressi di Gela, nel gennaio del 1946. I fatti risalgono agli inizi del 1946, al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando la Sicilia era caratterizzata da fenomeni criminali diffusi di banditismo, spesso ammantati da connotazione politica e/o sotto la bandiera dell’E.V.IS. In Memoria degli otto militari dell’arma dei carabinieri, trucidati, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha tributato loro nel 1950 un Encomio Solenne e nel 2016 il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa e del Comandante Generale, concesso la Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri.
Questi i nomi dei Militari: Brigadiere AMEDUNI Vincenzo, Carabinieri LEVICO Vittorio, GRECO Emanuele, LORIA Pietro, BOSCONE Mario, SPAMPINATO Mario, BONFIGLIO Fiorentino, LA BROCCA Mario.
Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Caltanissetta, il Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, il Presidente del Tribunale di Gela, il Questore, autorità civili e militari locali e delle altre Forze dell’Ordine, il figlio del Brigadiere Amenduni e la nipote del Carabiniere Bonfiglio, caduti nei tragici fatti, numerose scolaresche, militari del Reparto Territoriale di Gela in servizio ed in congedo e della rappresentanza militare, numerosi cittadini.
Il Comandante Provinciale di Caltanissetta, Colonnello Gerardo Petitto, durante una toccante cerimonia, si è rivolto soprattutto ai giovani studenti, che hanno partecipato con attenzione alla cerimonia, rievocando i cruenti fatti dove furono coinvolti i militari caduti, perché possano farsi portatori, oltre all’Arma, come semplici cittadini di domani, di conoscenza per capire da dove veniamo ed avere memoria per non ricommettere gli stessi errori.
Presso il monumento, ubicato all’interno della caserma di Mazzarino, in loro memoria è stata deposta una corona di alloro.