Pubblicato il: 22/12/2022 alle 21:20
Sono ore di sgomento nel milazzese, dove si fa sentire il cordoglio per la tragica fine di Nino Calabrò e di Francesca Di Dio, trovati morti a Thornaby-on-Tees, nel nord dell’Inghilterra, nell’appartamento nel quale viveva il giovane e dove spesso la fidanzata andava a trovarlo.
Nino Calabrò prima di trasferirsi, tre anni addietro oltre Manica viveva con la famiglia a Milazzo, nella via Spiaggia di Ponente. Appresa la notizia della tragedia i genitori sono partiti alla volta di Londra, mentre a casa è rimasta solo la sorella di Nino, circondata dall’affetto di parenti e amici.
Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili nel manifestare la massima disponibilità ad assicurare ogni supporto necessario ai congiunti, ha espresso parole di vicinanza alla famiglia della vittima: «La tragica fine di Nino – ha detto Midili- ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l’intera cittadinanza. Esprimo a nome mio e di tutta la città di Milazzo il cordoglio ai genitori ed ai familiari tutti. Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane. E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e invece vittima di un atroce destino».
Calabro si era diplomato nel 2016 in Meccatronica all’Istituto industriale di Milazzo. Poco dopo aveva frequentato a Catania un corso per croupier, che gli aveva consentito di trovare lavoro sulle navi da crociera. Aveva così lasciato il posto di pizzaiolo in un locale, per imbarcarsi sulle navi.
«Era un bravissimo giovane – dice Rita Catanese, amica della madre di Calabrò – Una famiglia di persone perbene. Con la mamma di Nino ci frequentiamo in chiesa».
Molto dispiaciuto anche Stefano Cusumano, un ragazzo che ricorda con molto affetto Calabrò, con il quale ha giocato a rugby insieme.
Il 7 dicembre scorso, nel loro ultimo post su Facebook, facevano un occhiolino verso l’obiettivo dello smartphone Francesca Di Dio e Nino Calabrò, i due fidanzati siciliani uccisi a Thornaby-on-Tees, in Inghilterra. Il ragazzo si era trasferito nel Regno Unito dove lavorava in un ristorante, mentre la giovane – che viveva a Montagnareale, in provincia di Messina – era andata a trovarlo, come faceva spesso. Erano fidanzati da più di tre anni, dal 27 settembre 2019, e nell’ultimo «boomerang» – un video breve che si ripete in loop -, girato nel pub The Thomas Sheraton, Di Dio scriveva di essere innamorata. A corredo del post quattro cuori.
Nel video Francesca ha i capelli lisci, biondi, il rossetto rosso. Lui indossa un cappello e una felpa con il cappuccio. Guardano nell’obiettivo dello smartphone e fanno un occhiolino. Nella descrizione ci sono quattro cuori e poi si legge «innamorata». Nessun commento da parte degli amici sotto il post dopo la notizia. Qualcuno mette una reaction con la lacrima, mentre le visualizzazioni salgono, qualcuno condivide quell'ultimo video insieme. Come immagine di copertina rimane un arcobaleno che attraversa un cielo azzurro. E poi la chat di whatsapp con la nonna, la passione per Johnny Depp, Joker e la famiglia Addams.
Di Dio viveva a Montagnareale, in provincia di Messina, mentre il fidanzato Calabrò si era trasferito da diverso tempo nel Regno Unito, dove lavorava in un ristorante, da Barcellona-Pozzo Di Gotto, in provincia di Messina. Lei, Francesca, andava spesso a trovare Nino. «Quanto ti sei fatta inglese», le commentava un’amica. Nella sua ultima foto su Instagram, a settembre, si trovava proprio a Thornaby-on-Tees, nello Yorkshire del Nord. Alcune storie in evidenza, in un tondino, – di cui l’ultima risale a due anni fa – sotto tutte dedicate al Regno Unito.
«Ci si confessa più a una birra che ai sacramenti, perché la sera la chiesa è chiusa e i bar aperti», scriveva Calabrò su Instagram. Poi il nome della fidanzata, due cuori e una corona (ANSA).