Pubblicato il: 20/08/2014 alle 15:18
La sentenza del 15 luglio scorso, emessa dal Tribunale di Caltanissetta in composizione monocratica, ha messo la parola fine alla disputa che va avanti oramai dall’inizio degli anni 2000 a colpi di citazioni, carte bollate e fiumi di inchiostro, riguardo la proprietà di uno dei più suggestivi Gruppi statuari della Settimana Santa, “La Deposizione dalla Croce” o, più comunemente chiamata dai nisseni, “a Scinnenza”.
Una diatriba iniziata nei primi di questo secolo da Liborio Savoia, noto commerciante nisseno, e portata avanti successivamente dalla figlia Catena, con una singolare rivendicazione della proprietà del capolavoro dei Biancardi a danno della famiglia D’Oro, cioè coloro i quali, nel 1885, commissionarono e pagarono, a nome degli Zolfatai delle miniere Juncio e Benintende, ai fratelli Francesco e Vincenzo Biancardi “La Deposizione”, cioè la Vara che, da allora, ogni Giovedì Santo esce in processione assieme ad altri 15 Gruppi statuari, per dare vita a una delle più belle manifestazioni religiose dell’intero continente. La sentenza in questione è stata emessa a conclusione del giudizio civile iniziato da Liborio Savoia nel 2010 con il quale richiedeva – accertato il possesso ultraventennale in capo allo stesso – l’intervenuta usucapione del Gruppo Statutario e conseguente condanna dei convenuti Sindacato Tessuti, Abbigliamento e Mercerie di Caltanissetta e Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana alla immediata consegna del Gruppo medesimo. Il Tribunale di Caltanissetta ha rigettato le richieste di Savoia condannandolo alla refusione delle spese legali.
In buona sostanza, Savoia non ha provato in giudizio “di avere posseduto la “Vara” per oltre vent’anni (anzi è risultato il contrario) così come non è riuscito a provare che ha gestito il Gruppo Sacro a titolo personale essendo emerso dalle risultanze istruttorie che Savoia ha sempre agito quale rappresentante del Sindacato Tessuti e abbigliamento di Caltanissetta”.
“Una sentenza che rende giustizia soprattutto al compianto Cav. Pietro D’Oro – ha commentato Salvatore Vizzini (l’avvocato che in tutti questi anni ha difeso le ragioni della famiglia D'Oro) – un galantuomo che di questa vicenda se ne era fatto una malattia”.
Negli ultimi anni l'uscita in Processione del Gruppo statuario “a Scinnenza” è stata curata dal Sindacato Tessuti, Abbigliamento e Mercerie di Caltanissetta, che ha garantito così lo svolgersi del tradizionale Giovedì Santo della Pasqua nissena, con la sfilata al completo di tutti e 16 i Gruppi Sacri che rappresentano le stazioni della Via Crucis. Il Sindacato ha già annunciato, stante l’esito della sentenza, che nei prossimi giorni provvederà alla riconsegna del Gruppo statutario in favore della famiglia D'Oro. FOTO ASSOCIAZIONE FOTONAUTI