Pubblicato il: 03/01/2022 alle 20:11
Il gruppo consiliare del Movimento Le Spighe ha inoltrato al Comune di San Cataldo una mozione finalizzata a fare attenzionare all’amministrazione le inefficienze e le criticità del servizio di accertamento e riscossione, esternalizzato dalla Commissione Prefettizia alla SOGET S.p.A. In particolare, i consiglieri Mario Lupica, Chiara Fulco e Massimo Emma hanno stigmatizzato che la concentrazione a fine anno dell’attività di accertamento della TARI, con l’emissione e il recapito di centinaia di avvisi per omessa dichiarazione o omesso pagamento, comporta i disagi registrati in questi giorni e le giuste lamentele di numerosi cittadini che, nell’impossibilità di prenotare un tempestivo appuntamento, si recano personalmente negli uffici della SOGET per chiedere chiarimenti e segnalare errori, rischiando di creare assembramenti e di mettere a repentaglio la loro salute, nonché di veder scadere i termini per la proposizione del ricorso.
Il Movimento Le Spighe auspica quindi che l’attività di accertamento venga adeguatamente programmata e spalmata nel corso dell’intero anno, visto che nessuna norma vieta di farlo. Nella mozione, inoltre, si evidenzia che numerosi avvisi si riferiscono a tasse in effetti già pagate, che costringono i malcapitati a strenue ricerche delle ricevute di pagamento e all’immancabile corsa – in periodo di pandemia – per ottenere il tempestivo annullamento dell’atto indebito. Ciò si eviterebbe, se si prestasse maggiore attenzione da parte del concessionario nella verifica dei precedenti pagamenti e nell’immediata risoluzione di queste problematiche, anche al fine di evitare che quei cittadini, che pur avendo pagato non sono in grado di dimostrarlo per avere smarrito la ricevuta, possano essere costretti a pagare nuovamente.
Infine, ma non ultima in ordine di importanza, vi è la questione della tassazione delle pertinenze delle abitazioni e dei locali adibiti a ricovero di autovetture o a deposito, che i consiglieri del movimento Le Spighe ritengono debba essere affrontata e definitivamente risolta a livello regolamentare, soprattutto con riguardo ai criteri di esenzione dalla tassazione (assenza di utenze attive e/o di suppellettili e arredi). Su tale questione, segnalano inoltre l’errato calcolo della sanzione per omessa dichiarazione, in violazione dell’art. 12, comma quinto, del D.Lgs. n. 472/97, che comporta esagerati aggravi a carico dei cittadini.
In considerazione delle problematiche sopra riassunte, chiedono quindi che si discuta dell’argomento nel primo Consiglio Comunale utile, da convocare con urgenza, e al contempo sollecitano l’amministrazione a voler adottare ogni provvedimento utile e necessario per porvi fine immediatamente – anche esercitando il potere di autotutela – a salvaguardia degli interessi dell’intera cittadinanza e a tutela dello stesso Comune di San Cataldo.