Pubblicato il: 09/05/2014 alle 18:23
In un periodo di forte e prolungata crisi economica e in una terra già oppressa dai condizionamenti della criminalità mafiosa, non possiamo permettere che le imprese subiscano comportamenti scorretti anche da parte delle pubbliche amministrazioni e delle banche. Non onorare i debiti pregressi, ritardarne all’infinito il pagamento o non concedere credito, pur quando ne sussistono le condizioni, sono troppo spesso causa della morte dell'attività imprenditoriale”. Lo dichiara Carmelo Turco, presidente di Confindustria Centro Sicilia, che ribadisce l'intenzione di dare piena attuazione nei territori della Sicilia centrale e meridionale all’iniziativa epocale promossa dalla Confindustria regionale a sostegno delle aziende che subiscono condotte palesemente lesive ad opera degli istituti di credito.
“Non vogliamo certo dichiarare guerra alle banche, che dovrebbero svolgere un ruolo di sostegno fondamentale per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e che da sempre sono nostri partner. Anzi, si tratta – prosegue – di una presa di posizione volta in primo luogo a riportare su livelli di correttezza e trasparenza il rapporto di collaborazione tra mondo imprenditoriale e sistema finanziario, mettendo al bando tutte quelle situazioni in cui l’eccesso di discrezionalità si trasforma in pratiche commerciali scorrette e ingiustamente pregiudizievoli per l’impresa. In questi casi, la nostra Associazione sarà al fianco delle imprese, anche grazie al desk istituito nell’ambito del PON Sicurezza, fornendo loro assistenza – aggiunge – per attivare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge, tra i quali l’innovativo meccanismo del rating di legalità. A quest’ultimo riguardo, auspichiamo un approccio costruttivo da parte delle banche in fase di attuazione e siamo disponibili a collaborare per rendere realmente efficace lo strumento, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo e degli interessi rappresentati”.
La svolta innovativa della Confindustria siciliana sul tema dei rapporti banche-imprese si pone in linea di continuità con la rivoluzione culturale partita proprio dal centro Sicilia a difesa dei valori dell’etica e della legalità nell’attività d’impresa, con l’obiettivo di accrescere la qualificazione e la competitività delle aziende locali che hanno un mercato e un valido know how, ma che spesso soffrono ingiustificate crisi di liquidità.