Pubblicato il: 25/09/2013 alle 15:47
Una task-force procederà all'attivazione di ogni possibile meccanismo giuridico-operativo per affrontare l'emergenza delle dighe Comunelli e Disueri, di Gela, gestite dal consorzio di bonifica numero 5.
Èquesta la decisione assunta ieri a Palermo al tavolo della commissione “attività produttive” dell'Ars, al termine di una riunione alla quale hanno partecipato, l'assessore all'agricoltura, Caltabellotta, il responsabile delle dighe, Greco, i sindaci dei comuni di Gela e di Niscemi e i dirigenti dei sindacati degli agricoltori. Le due dighe citate non possono invasare acqua perché la Comunelli è interrata, mentre la Disueri presenta lesioni nello sbarramento. Bisogna perciò predisporre – è stato detto – un “programma di fattibilità progettuale e finanziario per tutte le opere necessarie”. Intanto, per una prima fase immediata, si è deciso di procedere alla graduale rimozione dei fanghi della diga Comunelli e al mantenimento costante di acqua disponibile, utilizzando l'apporto della condotta Rizzuto, mentre nella diga Disueri saranno avviati i sondaggi allo sbarramento e se dovessero essere scongiurati nuovi cedimenti, si provvederà alla sua sistemazione definitiva in tempi rapidi. A margine dell'incontro, è stato comunicato che, da ottobre, per gli usi civili di Gela si utilizzerà esclusivamente l'acqua della diga Ragoleto (Ragusa), oggi di proprietà dell'Eni.