Pubblicato il: 08/01/2020 alle 15:01
“Bollette pazze, gestione privatistica di un bene pubblico e business in mano a privati che fanno profitti milionari a fronte di servizi talvolta pessimi e scadenti. La gestione del servizio idrico integrato in Sicilia merita un’attenzione particolare da parte della politica. Per questa ragione sto sollecitando il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché ad accelerare la costituzione di una commissione speciale d’indagine sulla gestione del servizio idrico integrato in Sicilia”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Elena Pagana che dopo l’approvazione dell’ordine del giorno nella scorsa primavera, torna oggi ad incalzare il presidente dell’Ars Miccichè ad istituire una apposita commissione parlamentare che valuti e indaghi sulla gestione del servizio idrico in Sicilia. “I cittadini siciliani – spiega Pagana – non possono attendere i tempi biblici della politica. L’acqua torbida, le differenze di tariffa da provincia a provincia, i disservizi, le continue perdite, i canoni di depurazione in bolletta anche in luoghi dove non c’è depurazione, sono solo degli esempi di un servizio che, è il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti. Il presidente dell’Ars dia la possibilità ai rappresentanti dei cittadini di far luce su tale gestione” – conclude la deputata.