Pubblicato il: 05/12/2017 alle 16:25
Il sindaco Domenico Messinese ha convocato al Comune
di Gela Siciliacque, Caltaqua, l’Ato Idrico, l’Asp e la Protezione Civile, per sottoporre loro una serie di questioni aperte relative alla sicurezza e alla salute pubbliche. “Negli ultimi mille giorni di erogazione dell’acqua – ha denunciato il primo cittadino -, ho dovuto firmare per circa 270 giorni ordinanze di divieto all’uso alimentare delle risorse idriche, gran parte delle volte per la torbidità superiore al limite consentito dalle norme. Non siamo più disposti a subire simili disservizi. Per il passato, la popolazione va risarcita, mentre per il futuro si pongano le soluzioni per ovviare a queste intollerabili inefficienze”. A Messinese non sono andate giù le ipotesi avanzate da Siciliacque di compensazioni sulle tariffe. Il sindaco ha preteso il proprio coinvolgimento nei prossimi tavoli tecnici, già convocati in merito al Dipartimento Regionale delle Acque. Alla specifica richiesta del primo cittadino sui recenti episodi di contaminazione da manganese, Siciliacque ha spiegato che le condutture in acciaio del Blufi hanno rilasciato materiale ferroso. È stato riscontrato come evento eccezionale non costante, se non a certe condizioni stagionali inevitabili. Capitolo a parte quello relativo alla depurazione delle acque e alla gestione delle dighe. L’argomento è stato affrontato alla luce di esigenze di protezione civile e tutela della salute, tra impegni invocati dall’amministrazione comunale, anche se le competenze farraginose rallentano l’iter desiderato. La conferenza dei servizi ha offerto al sindaco di Gela anche l’opportunità di chiedere a Caltaqua lo stato dell’arte dei lavori di pulizia del cavo fognario di via Venezia, la cui mancata ultimazione ha influito negativamente sull’ultima bomba d’acqua abbattutasi sulla città nelle scorse settimane. La società spagnola ha ammesso che gli interventi sono stati temporaneamente sospesi per problemi di smaltimento dei materiali emersi. Già da questa settimana però, i lavori ripartiranno grazie all’acquisto di una macchina per il trattamento dei fanghi essiccati. Il sindaco, a tal proposito, ha chiesto la planimetria aggiornata delle sezioni interessati dalla pulizia. Le stesse operazioni riguarderanno, a breve, il cavo di via Borsellino. Dopo un primo intervento di videoispezione, Caltaqua ha aggiudicato i lavori. “La nostra sensibilità sulla gestione delle risorse idriche in città – ha concluso Messinese – rimane alta. Questo incontro tecnico con tutte le parti coinvolte conferma l’interesse per una materia mai trattata prima d’ora con la stessa decisione. La conferenza dei servizi ha lasciato sul tavolo alcune questioni aperte per le quali pretendiamo risposte concrete al prossimo incontro aggiornato”.