Pubblicato il: 16/01/2016 alle 17:18
Inizierà lunedì prossimo al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta il processo per 23 lavaggisti di Caltanissetta, San Cataldo e Riesi coinvolti nell’operazione denominata “Acque Pulite” della Procura di Caltanissetta. E' stato il pubblico ministero Luigi Leghissa, attraverso il decreto di citazione a giudizio, a chiedere l'apertura di un dibattimento nei confronti dei titolari degli autolavaggi ai quali nei mesi scorsi era stata imposta la chiusura degli impianti ritenuti fuorilegge. Alcuni sono poi ritornati in funzione, dopo aver adeguato i lavaggi alla normativa ambientale.
Il processo sarà celebrato davanti al giudice monocratico Antonella Leone e vedrà sotto accusa 23 persone, difese dagli avvocati Ernesto Brivido, Giuseppe Panepinto, Dino Milazzo, Giovanna Floridia, Angelo Tornabene, Maria Teresa Consaga, Alessio Lococo, Daniele Osnato, Giuseppe Dacquì, Filippina Bellomo, Gaetano Catalano, Davide Schillaci, Giovanni Pace, Walter Tesauro, Nuccio Sollami, Vincenzo Greco, Fabio Giorgio.
L’indagine svolta dagli investigatori del Nucleo Ambientale e Sanità della Procura nissena è nata nel giugno del 2014, dopo il rilevamento di valori altamente inquinanti e tracce di metalli pesanti nelle acque dei torrenti del capoluogo attenzionati per altri motivi dagli inquirenti. Così s’è cercato di scoprire l’origine di questo inquinamento. Secondo gli accertamenti, la maggior parte degli autolavaggi sequestrati non era in possesso delle autorizzazioni per lo scarico dei reflui industriali, come emerse dalle perquisizioni e dal sequestro di atti presso l’ufficio tecnico dei tre Comuni interessati, alla Provincia e negli archivi di Caltaqua. Mentre altri lavaggisti – durante le operazioni di pulizia delle auto dei clienti – avrebbero scaricato nel sistema fognario acque sporche contenenti agenti chimici inquinanti come i tensioattivi, superando così i limiti previsti dalle tabelle del decreto ministeriale 152 sulla depurazione. Nel frattempo alcuni titolari degli impianti si sono messi in regola, ottenendo il dissequestro degli autolavaggi dopo mesi di chiusura e inattività.