Pubblicato il: 13/01/2014 alle 11:32
RATA Aurelian
Una nuova vicenda di abusi e violenze è stata fermata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gela che, domenica hanno soccorso una giovane minorenne.
Le forze dell’ordine hanno fermato e portato in carcere due giovani rumeni, Rata Aurelian (31 anni) e Samfir Gabriel Ionut (26 anni), per il reato di prostituzione minorile in concorso.
La denuncia è partita dalla sorella della vittima, anche lei di origini rumene. Quest’ultima, notata dalla pattuglia che transitava in Corso Vittorio Emanuele, ha raccontato – in lacrime – che quattro giorni prima era stata fermata a Catania da due connazionali (conoscenti solo di vista) che, con la scusa di offrire loro un caffè, hanno prelevato in macchina la sorella minore, di soli 15 anni, lasciando lei sola per strada.
La giovane non si è lasciata abbattere e, sapendo che Gabriel vive a Gela, si è spostata nel comune nisseno alla ricerca di informazioni utili per ritrovare la sorella.
La pattuglia dei Carabinieri ha rintracciato i due in una casa nel quartiere di San Giacomo a Gela, grazie a un controllo stradale che, il 7 gennaio, era stato effettuato da alcuni colleghi. Nella macchina, i militari avevano indicato la presenza di due ragazzi e una ragazza (presentata come maggiorenne) che corrispondevano alla descrizione.
Dalle indagini successive al fermo è stato riscontrato che la giovane minorenne era stata costretta a prostituirsi. Samfir e Rata offrivano la compagnia della minore chiedendo 50 euro per qualche ora di piacere. Solo alla fine dell’amplesso i “clienti” (tra cui individuati anche due gelesi di 40 e 65 anni) chiamavano i due rapitori e andavano via.
Pesanti le accuse a carico dei due giovani rumeni e dei clienti, uno dei quali a piede libero per lo stesso reato di prostituzione minorile.