Pubblicato il: 26/06/2021 alle 09:42
Ancora violenza nel carcere di Caltanissetta a distanza di pochi giorni dalle aggressioni verificatesi nei giorni scorsi si ripete, ne da notizia – Rosario Di Prima , Coordinatore Nazionale del SiNAPPe-. Protagonisti sempre detenuti insofferenti alle regole disposte dall’Ordinamento Penitenziario. Altro pomeriggio di tensione nella Casa Circondariale di Caltanissetta e agenti costretti a ricorrere alle cure dei Sanitari. Ci poniamo dei quesiti dice – Di Prima -, non essendo più sporadica la notizia di aggressioni nei confronti del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Caltanissetta:- è un modo per passare il tempo ho è una condizione per dare segnali di insofferenza alle regole? C’è calo di attenzione o c’è indifferenza da parte di chi ha la responsabilità della Sicurezza in quella Casa Circondariale? Sempre più umiliati e vittime di violenze da parte di quella popolazione detenuta che non perde tempo per tentare di fare emergere la propria egemonia che non è consentita a nessuno.
Non ci resta che esprimere la piena solidarietà ed apprezzamento ai poliziotti coinvolti e un plaude al personale di Polizia Penitenziaria, dice – Di Prima – che, per evitato il peggio, lavorando quotidianamente in condizioni precari per la sicurezza e per la drastica riduzione degli organici, non indietreggia mai di un passo nel rappresentare lo Stato all’interno del penitenziario nisseno. Occorrono interventi immediati, radicali e strutturali che restituiscano la giusta dignità al personale penitenziario, intervenendo sul modo di gestire e l’applicazione delle norme in modo chiare ed inconfutabile. Ogni giorno a Caltanissetta accade qualcosa, conclude Di Prima – non vogliamo che diventi ordinario il denunciare cio che accade nel penitenziaruio di Caltanissetta che, oramai, è un colabrodo per le precise responsabilità di chi ritiene di poter gestire a distanza o di chi con modi e modalità che non garantiscono la sicurezza del personal