Si sarebbe inventata tutto per accusare il marito. Clamorosa svolta nell’inchiesta sul caso donna che il 5 dicembre aveva denunciato di essere stata sfigurata con l’acido dal coniuge, dal quale sarebbe fuggita dopo avere subito maltrattamenti. I poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino, stanno eseguendo invece un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico della cinquantenne. Il marito 48enne, ricoverato al centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania con gravi ferite alle mani e al collo, era stato arrestato il 5 dicembre scorso con l’accusa di lesioni personali gravissime. La sua versione dei fatti era stata sempre opposta rispetto a quella della moglie: «Mi ha aggredito lei – aveva sostenuto davanti al gip – quella bottiglietta con l’acido non l’ho neppure toccata».
La donna, al contrario, aveva raccontato di essersi allontanata senza avvisare nessuno, commettendo una leggerezza, dalla struttura protetta in cui era fuggita, e di averlo contattato per prendere dei vestiti. Lì, secondo il suo racconto, avrebbe trovato il marito con una bottiglietta in mano contenente dell’acido che le avrebbe spruzzato sul viso riuscendo ad avere la meglio solo perché aveva guadagnato una posizione superiore nei gradini della scala.
La donna, che ha la parte destra del volto sfigurata, se l’è cavata con venti giorni di prognosi. Il 9 gennaio erano in programma gli accertamenti di laboratorio alla polizia scientifica. Ieri è giunta l’inattesa novità. La donna, assistita dal suo legale Giuseppe Vinciguerra, è stata portata al commissariato di Palma dove gli agenti l'hanno arrestata con l’accusa di sfregio permanente e calunnia. Per gli investigatori sarebbe lei, dunque, la responsabile dell’aggressione.