Pubblicato il: 12/06/2022 alle 06:43
“Disionie ed equilibrio acido-base in endocrinologia e medicina interna”. E’ questo il tema del congresso organizzato dal primario di Medicina Interna dell’ospedale Sant’Elia, Antonio Burgio, al Cefpas di Caltanissetta, durante il quale sono intervenuti relatori da tutta la Sicilia e da altre regioni d’Italia.
Quali sono gli argomenti trattati durante il congresso?
Sono gli equilibri che consentono di vivere e quando questi ultimi si alterano si può morire. Per cui se non si conoscono le cause di questi disequilibri non riusciremmo a correggerli. Questo è uno dei motivi per cui non molte persone si sono nel tempo appassionate a questi argomenti che io definisco “orfani di sponsor”, perché probabilmente non sono stati mai attenzionati per la mancanza anche di interessi economici da parte delle case farmaceutiche. Pensate che si fanno migliaia di congressi sull’ipertensione, sull’ipercolesterolemia, temi anche questi importanti ma sui quali ci sono maggiori interessi economici. Quelli trattati dal congresso sono argomenti altrettanto importanti che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di qualsiasi medico che fa questo mestiere e che, purtroppo, anche all’università non ci insegnano, nonostante siano temi fondamentali della medicina
Quali sono i principali disquilibri che si possono riscontrare?
Gli equilibri che si alterano e creano problematiche per la nostra salute sono quello elettrolitico, quello acido-base, quello osmolare e quello volemico. Pensate che uno che da uno solo di questi equilibri può dipendere la nostra vita, per cui per rimetterli apposto bisogna avere le conoscenze adatte. Mi piace sottolineare che quando medici che non sono esperti in questo tipo di riequilibrio ci ascoltano rimangono affascinati e ci chiedono di fare nuovi congressi di questo tipo, e questo è uno dei motivi che guidano la nostra passione per la medicina. Fare il medico non è una cosa semplice, ma quando hai passione e lo fai bene diventa qualcosa di entusiasmante. Il nostro sforzo ogni giorno è quello di guarire bene le persone, a volte ci riusciamo a volte no, ma chiaramente il nostro obiettivo è quello della salute dei nostri pazienti.
E’ possibile che medici che non conoscono bene questo tipo di patologie possano confonderle per altro?
E’ possibile che medici possano non conoscere bene questi argomenti. Ecco perché è fondamentale conoscerli. Quando c’è un’alterazione del potassio, piuttosto che del sodio o dell’equilibrio acido-base, se non conosci bene il modo in cui curare i pazienti puoi fare addirittura dei danni. E infatti molti dei danni provocati a volte, non volontariamente ovviamente, sono legati alla non conoscenza di questi argomenti che sono estremamente complessi. Pensate che sono presidente regionale Ame, e uno dei miei obiettivi è quello di fare proprio una scuola sull’alterazione dell’equilibrio acido-base e delle alterazioni idroelettrolitiche. Una scuola che porti a conoscere questi temi e quindi eviti errori terapeutici.
Passando invece al regime alimentare delle persone. Va di moda fare diete iperproteiche, diverse da quella alla quale normalmente siamo abituati che è la dieta mediterranea. Questo può provocare degli scompensi?
L’ultima relazione di oggi ha riguardato proprio la dieta chetogenica che è una dieta iperproteica e si adatta soltanto a una certa tipologia di paziente e che può essere anche importante per i pazienti oncologici. Chi sceglie autonomamente una dieta chetogenica fa male, perché ci vuole sempre il medico a seguirvi visto che possono anche essere pericolose. E dieta chetogenica parla di chetosi, che vuol dire acidosi e quindi anche lì si parla di diete acidemiche e anche lì bisogna conoscere come farla, a chi farla e quando farla
In generale per un individuo sano che vuole tenersi in forma qual è il migliore regime alimentare da seguire?
Una persona normopeso deve seguire l’alimentazione classica in cui la concentrazione di carboidrati, di proteine e grassi sia equilibrata. E questo equilibrio è 60% di carboidrati, 30% di proteine e 10% di lipidi