Pubblicato il: 01/03/2016 alle 08:00
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I luoghi comuni sulle suocere, le madri del partner spesso famose per i loro commenti acidi e le visite poco gradite, sono diventati un ottimo spunto per dare il nome al famoso liquore prodotto nel 1895 dal Bortolo Zonin.
Il “Latte di suocera”, distillato di erbe alpine con una gradazione alcolica del 75%, è nato in Veneto per poi diffondersi in tutta l’Italia.
Il liquore, dal sapore deciso e il retrogusto persistente, ha un intenso profumo caramellato con sentori di frutta secca e cacao.
Una vera delizia per gli intenditori e un’emozionante esperienza per chi ha la curiosità di assaggiare qualcosa di nuovo e di diverso dai tradizionali cocktail.
Per andare incontro alle esigenze del suo pubblico e trasmettere una cultura della qualità made in Italy il Corona Wine Bar sabato ha organizzato una serata dedicata al “Latte di Suocera”.
Una notte alla scoperta del liquore veneto con la presenza della “suocerina” che distribuirà gadget, T-shirt e illustrerà le caratteristiche del distillato.
Il liquore, che come definisce la stessa etichetta nera nella quale spicca un teschio umano, è “diabolicamente vigorosa”, “spiritosa” e può essere considerato tra le bevande con la maggiore gradazione alcolica al mondo. Un posto nella top ten dignitosamente meritato.
Per chi non ha il coraggio di assaggiare la bevanda originale può scoprire la versione “Lady” con una gradazione alcolica di “solo” 30 gradi.
La serata dedicata al Latte di Suocera si svolgerà sabato 5 marzo al Corona Wine Bar in via Luigi Monaco a Caltanissetta