Pubblicato il: 27/05/2015 alle 10:03
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Nella metà degli anni ’50, negli Stati Uniti, è nato un drink che ha creato una tendenza giunta fino ai bar tender del Corona Wine Bar: si tratta del Moscow Mule. Il nome di origine russa si ricollega a uno degli ingredienti necessari per preparare il cocktail: la vodka di produzione russa. Alla bevanda, che i bar tender del Corona Wine Bar preparano seguendo con maestria e arte la ricetta tradizionale, è aggiunto succo di lime per dare un sapore aspro, il ginger per miscelare, cubetti di ghiaccio tritato e una fetta di lime per decorare la tazza che, come suggerisce la tradizione, dovrebbe essere di rame per offrire quel giusto mix tra rustico e chic. Da sorseggiare con la cannuccia il Moscow Mule è nato, come capita per le grandi ricette, quasi per caso o, con maggiore precisione, per un’eccedenza di scorte di ginger che il titolare di un bar si è trovato a dover smaltire e divenuta a Los Angeles la bevanda di tendenza per le Star. Il cocktail esotico è molto fresco e dissetante e risulta molto gradevole al palato anche se è servito in un bicchiere di cristallo poiché, quel che conta veramente, è la maestria con il quale viene shakerato. Il Corona Wine Bar vi aspetta ogni giorno in via Luigi Monaco a Caltanissetta Scopri la selezione dei cocktail al Corona Wine Bar e le leggende dai quali sono nati i drink più in voga Un “drink” non si sceglie a caso: la professionalità dei bar tender del Corona Wine
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