Pubblicato il: 01/12/2017 alle 13:48
È la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie (10-12% di tutti i decessi per anno), la seconda di demenza e rappresenta la principale causa di invalidità in Italia: l’ictus cerebrale.
Ogni anno in Italia si verificano circa 196 mila ictus: l’80% sono nuovi casi (157 mila), il 20% recidive (39 mila). La mortalità acuta dopo ictus, ovvero 30 giorni, è pari al 20% mentre ad un anno ammonta al 30%. Circa 913 mila i pazienti che nel Paese hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti.
Si stima che entro il 2020 la mortalità per ictus sarà raddoppiata a causa dell’invecchiamento della popolazione, della persistenza di abitudini errate e di uno stile di vita non salutare, all’esposizione a molteplici fattori di rischio (fumo, obesità, eccesso di consumo di alcool, sedentarietà ipertensione). Da qui l’importanza di precoci interventi di prevenzione primaria volti a promuovere corretti stili di vita e di una sana alimentazione dalle più giovani età ma al tempo stesso di riconoscere i segnali dell’ictus, agire tempestivamente e con interventi appropriati.
Di questo si è parlato nel corso del convegno “Salvate il soldato Brian. La rete Stroke in Sicilia: prevenzione dell’ictus e opportunità di cure avanzate” nell’ambito del Salus Festival promosso dal Cefpas e dall’Assessorato regionale della Salute, in collaborazione con Asp, Comune, Comitato consultivo aziendale Asp, Consorzio universitario, Ufficio scolastico provinciale, Coni , associazioni di volontariato e del terzo settore.
A coordinare l’incontro Angelo Lomaglio direttore del Cefpas, Michele Vecchio dirigente dell’Uoc Neurologia dell’Asp di Caltanissetta e Giuseppe Vaccaro direttore RM Neuroradiologia Asp.
“È importante interrogarsi su cosa possono fare le istituzioni e ognuno di noi – ha affermato Lomaglio – per infondere nella collettività la cultura del benessere e della salute, incentivare la prevenzione e diffondere informazioni che riguardano la vita personale di ciascuno e delle proprie famiglie. Il Salus Festival persegue questo obiettivo. Il convegno è un’occasione di confronto con il mondo scientifico, con i parlamentari del territorio e i sindaci della provincia per irrobustire la rete stroke in modo che sia in grado di offrire risposte tempestive ed adeguate ai cittadini, riducendo i casi di morte e di disabilità . Si deve lavorare assieme per far sì che una famiglia non si trovi sola dinnanzi a un’emergenza quale l’ictus”.
Un confronto al quale erano presenti il direttore generale dell’Asp Carmelo Iacono, il sindaco Giovanni Ruvolo, i deputati regionali Giuseppe Arancio e Nunzio Di Paola e la deputata alla Camera Azzurra Cancelleri .
“La nostra mission – ha dichiarato Carmelo Iacono – è di informare, comunicare e rendere consapevole la collettività dei servizi sanitari presenti sul territorio. La rete in sanità deve far sì che il cittadino in qualsiasi posto si trovi possa accedere alla migliore cura . Il riordino della sanità che vede Caltanissetta tra le Hub siciliane si basa sul concetto di rete e soprattutto della rete delle emergenze”.
Iacono, nel ricordare l’investimento sulle attrezzare con l’acquisto di 5 tac collegate ai centri più importanti nel trattamento dell’Ictus per avere diagnosi in tempi reali e del centro di riabilitazione collegato con il Centro Bonino Pulejo, ha annunciato che si sta lavorando anche per istituire una rete stroke a Gela e per realizzare due centri di riabilitazione robotica al “S. Elia” e al “Vittorio Emanuele” di Gela.
“Il Salus Festival – ha affermato il sindaco Giovanni Ruvolo – è un momento di riflessione sulla salute e sul benessere che ormai da tre anni caratterizza Caltanissetta coinvolgendo tra gli altri anche l’Amministrazione Comunale che a tal proposito si era posta delle domande. Il paziente nisseno deve avere le stesse chance di un paziente che vive altrove. Assieme al direttore generale dell’Asp abbiamo intrapreso una battaglia affinchè la sanità nissena non sia mortificata dalla scelte della politica regionale. Abbiamo vinto una prima tappa di questa battaglia con l’incremento del tetto di spesa del personale ma tornerò come presidente della Conferenza dei sindacai alla carica perché la scelta di realizzare una Hub non sia solo una facciata ma dia risposte efficaci. Già domani invierò una lettere al presidente Musumeci sul percorso fatto e chiedergli un incontro”.
I deputati Arancio e Di Paola durante l’incontro hanno preso l’impegno di lavorare assieme per realizzare un Cup regionale mentre l’on. Azzurra Cancelleri, plaudendo all’iniziativa del Salus, ha auspicato l’impegno della politica ad incentivare e promuovere le attività di informazione sui temi di salute soprattutto con il coinvolgimento dei giovani.
Presenti all’incontro, infatti, oltre agli specialisti del settore anche gli alunni del liceo scientifico “A. Volta” che hanno seguito i numerosi interventi con grande interesse.
Si è poi passati ad affrontare gli aspetti più scientifici sui temi dell’ictus dalle cause e fattori di rischio ai trattamenti introdotti dal neurologo Michele Vecchio.
“Vogliamo trasmettere – ha dichiarato Vecchio – quello che in Sicilia stiamo cercando di fare con l’organizzazione della rete stroke che permette di mettere al centro il cittadino offrendogli le stesse cure che può ricevere altre realtà d’Italia o all’estero”.
Lo stroke inquadramento epidemiologico e clinico, la fase preospedaliera del 118, il rapporto con il medico di famiglia, il ruolo dell’infermiere, la diagnosi strumentale e i criteri di selezione del paziente nel trattamento endovascolare i temi affrontati dai relatori: Giuseppe Micieli direttore Dipartimento Neurologia dell’urgenza Irccs Fondazione Mondino Padova, Rosa Musolino responsabile dell’Unità operativa Malattie cardiovascolari dell’azienda ospedaliera-universitaria di Messina, Giuseppe Misuraca dirigente 118 Caltanissetta, Maurizio Miraglia medico di famiglia, Giancarlo Amico infermiere professionale Asp Caltanissetta, Giuseppe Vaccaro dirigente UO RM- Neuroradiologia Asp Caltanissetta, Marcello Longo direttore Uoc Neuroradiologia Azienda ospedaliera-universitaria Messina, Salvatore Mangiafico direttore interventistica neurovascolare azienda ospedaliera-universitatia Careggi (Fi), Maria Giovanna Randisi direttore Uo Stroke Asp Caltanissetta, Giuseppe Capraro neuro radiologo Arnas Polo Civico e Concetto Cristaudo direttore neuroradiologia Azienda ospedaliera Cannizzaro Catania.