Pubblicato il: 09/09/2020 alle 09:20
“ Alberi dove siete? Non vi vedo, non vi ritrovo più. No, voi siete sempre lì, sono io che vi ho lasciato, abbandonato. Quante volte la mattina al rischiaro dell’alba e poi la sera alla smorzata luce del tramonto o la notte quando la magica luna dall’alto del cielo argentava le vostre foglie o quando il sole brillava su di voi con folgoranti bagliori o il vento vi penetrava dentro in un’armonia di sibilanti violini… venivo a trovarvi per raccogliere la vostra generosa ombra su di me… in tanti momenti della mia vita! Nel vostro silenzio la serenità di un mondo che non c’era. Addio, miei vecchi amici, confidenti di mute speranze, di tremiti d’amore. Addio, anche a te, passerotto che stai su quell’albero, che passi da un ramo all’altro… ti invidio. A te non è dato di pensare e vivi dentro la natura in libertà; però… cinguetti… non capisco il tuo linguaggio. Cosa vuoi dire? Soltanto gioia nel tuo cinguettare o c’è un desiderio? Ricerca di un compagno… di un amore?”. ( dal romanzo: “Nel sogno dell’amore” – 2016).